26-11-2015
L’equiseto, o coda cavallina, è una pianta conosciuta e utilizzata fin dall’antichità, che deve il nome alla caratteristica forma a coda di cavallo che assume durante l’estate. Il principale impiego terapeutico di questa pianta è strettamente collegato alle proprietà del silicio. Questo minerale-traccia partecipa ai processi di calcificazione dell’osso, favorendo il deposito di calcio. Il silicio interviene nella formazione del tessuto connettivo, facilitando la formazione del legame tra proteine e mucopolisaccaridi, contribuendo a mantenere integre cartilagini articolari e pareti vasali. Favorisce la riparazione ossea e la captazione di altri minerali nelle ossa. Non esistono RDA ufficiali del silicio, tuttavia si calcola un fabbisogno umano giornaliero di 5-20 mg. Grazie alla proprietà diuretica può essere utile negli stati edematosi, nella stimolazione della diuresi e in caso di affezioni batteriche e stati infiammatori delle vie urinarie. Il silicio presente nell’equiseto, sotto forma di acido silicico, è idrosolubile, mentre nelle altre piante non è biodisponibile e viene eliminato con le feci.
AZIONE REMINERALIZZANTE
La silice rientra nel meccanismo di assorbimento del calcio; per questo motivo la supplementazione di equiseto è consigliata nei casi di osteoporosi e di remineralizzazione ossea dopo fratture e interventi, in particolare nelle alterazioni quantitative della massa ossea. Non è ancora chiaro il meccanismo, ma esiste una stretta relazione tra calcio e silicio, per il quale il secondo può favorire l'aumento del primo. Il silicio interviene nello sviluppo del tessuto connettivo e nella biosintesi del collagene, contribuendo al mantenimento della salute delle cartilagini articolari. L'equiseto è anche ricco di carbonato di calcio, solfato di potassio, magnesio, ferro e manganese. In esperimenti in vivo il silicio ha dimostrato di svolgere un ruolo determinante nei meccanismi di calcificazione dell'osso.
In uno studio italiano in doppio cieco randomizzato, è stata esaminata l'azione dell'apporto di silicio con la dieta in 122 donne con osteoporosi menopausale e senile. Dopo un anno è stato osservato il miglioramento del metabolismo dell'osso, oltre a quello di parametri importanti, quali la densitometria ossea a doppio raggio. Nell'osteoporosi la caduta del tasso ematico di silicio è maggiore di quella di minerali quali calcio, fosforo, fluoro e magnesio. In esperimenti in vivo sono stati rilevati effetti positivi sulla crescita dei denti e delle ossa lunghe.
DIURESI E DISTURBI DEL TRATTO URINARIO
L’attività diuretica dell’equiseto si manifesta senza alterazioni dell’equilibrio elettrolitico dell’organismo. Per la delicatezza della sua azione, unita a una notevole capacità di eliminare i cloruri, è particolarmente adatto a chi soffre di nefrite. Indicato in tutte le condizioni con alterazioni dei meccanismi che regolano gli scambi di liquidi a livello dei capillari ematici e linfatici, viene utilizzato anche come coadiuvante nei trattamenti anticellulite poiché, promuovendo la diuresi, contrasta la ritenzione idrica. L’incremento della diuresi, alla quale partecipano flavonoidi e saponine, sembra la conseguenza dell’aumentata eliminazione di cloro, sodio e potassio.
In alcuni studi è risultata un’azione disintossicante nei confronti del piombo, per la quale può essere indicato nei programmi depurativi nei disturbi reumatici e dermatologici. L’equiseto è in grado di aumentare il volume (fino al 70%) e l’acidità delle urine, parametri importanti per contrastare le infezioni delle basse vie urinarie: perciò è indicato in caso di infezioni di ureteri, vescica e uretra, nonché nei disturbi prostatici, ma anche per favorire l’espulsione di piccoli calcoli renali.
CUTE E ANNESSI CUTANEI
Il silicio è un elemento strutturale del tessuto connettivo ed entra nella costituzione delle principali macromolecole quali elastina, collagene, proteoglicani e glicoproteine, delle quali promuove il rinnovamento. Un suo contenuto ottimale nell'organismo è quindi fondamentale per idratazione, elasticità e rigenerazione cellulare cutanea, in grado di rinforzare capelli e unghie.