26-09-2018
Prima di giungere ai polmoni e passare nel sangue, le molecole delle essenze stimolano le cellule olfattive che si trovano all'interno delle fosse nasali. Queste cellule in realtà sono neuroni che, attraverso il nervo olfattivo, inviano impulsi elettrici con il messaggio codificato. Il nervo olfattivo porta lo stimolo a diverse parti del cervello: all'amigdala e all'ippocampo del lobo temporale, sede della memoria, al talamo, sede delle emozioni, e soprattutto all'ipotalamo, sede di importanti funzioni vegetative e, tramite quest'ultimo, all'ipofisi, centro regolatore della produzione degli ormoni di tutto l'organismo. L'interazione fra il nervo olfattivo, il talamo, l'ipotalamo e l'ipofisi potrebbe fornire una spiegazione circa gli effetti di regolazione che gli aromi svolgono sul sistema neurormonale.
L'aromaterapia, che letteralmente significa "cura delle malattie attraverso gli aromi", fa parte in realtà della fitoterapia (ovvero, "cura delle malattie mediante le piante"). Le proprietà curative degli oli essenziali erano già conosciute nell'antichità, sebbene in modo del tutto empirico. Oggi, invece, è nota la ragione per cui essi esercitano determinate azioni fisiologiche sull'organismo, anche se rimane ancora molto da scoprire riguardo il meccanismo con cui alcuni aromi riescono a influenzare lo stato d'animo e addirittura il comportamento. Per ottenere buoni risultati, le cure con gli oli essenziali devono durare da 1 a 3 settimane e prevedere una delle seguenti applicazioni:
1. Diffusione atmosferica;
2. Frizione sulla pelle;
3. Bagni con essenze;
4. Uso orale.