26-01-2016
Policosanolo è un termine generico usato per descrivere una miscela di alcoli alifatici, i cui principali componenti sono octacosanolo, triaconsanolo e esacosanolo, associati ad altri alcoli reperibili in concentrazioni minori (eicosanolo, tetracosanolo, nonacosanolo, dotriacontanolo, tetriacontanolo e eptacosanolo). I policosanoli vengono estratti dalla canna da zucchero e da alcuni sottoprodotti della lavorazione dei cereali (germe del grano). Numerose evidenze significative dimostrano i benefici apportati dai policosanoli nei confronti delle malattie cardiovascolari. Inizialmente le ricerche riguardanti queste sostanze rilevarono la loro azione inibitoria sulla produzione delle cellule schiumose (foam cells), le quali contribuiscono alla formazione delle placche aterosclerotiche. Altri ricercatori indicarono nei policosanoli un effetto modulante sugli enzimi che regolano la biosintesi del colesterolo. I lavori più recenti suggeriscono l’ipotesi che i policosanoli siano in grado di inibire l’ossidazione del colesterolo. Oltre all’attività ipocolesterolemizzante e antiaggregante piastrinica, i policosanoli sono rimedi popolari ad azione energizzante e stimolante a livello sessuale.
IPERCOLESTEROLEMIA
In uno studio in doppio cieco a 89 pazienti furono somministrati policosanoli (10 mg al giorno) o placebo per 24 mesi. Nel gruppo che aveva assunto policosanoli venne riscontrata la riduzione del 18% del colesterolo totale e del 25% del colesterolo LDL. Inoltre, dopo 12 mesi, il colesterolo HDL aumentò del 21%. Un ulteriore studio fu condotto su 437 soggetti con le identiche modalità. Dopo 12 settimane di supplementazione il gruppo che aveva assunto policosanoli mostrò una riduzione del 25% del colesterolo LDL, del 17% del colesterolo totale e un aumento del 28% del colesterolo HDL. Nel gruppo placebo non venne evidenziato alcun miglioramento. I polifenoli sembrano agire positivamente sia nelle donne che negli uomini e in tutti i gruppi di età. In un altro studio, 179 soggetti anziani mostrarono la riduzione del colesterolo totale del 13% e di quello LDL del 16%. Fu notato un aumento del colesterolo HDL del 14% e una riduzione del 28% nel rapporto colesterolo totale/HDL. Un ulteriore studio, questa volta condotto su 224 donne in postmenopausa, ha evidenziato la riduzione del colesterolo totale (17%), del colesterolo LDL (25%) e un aumento significativo (29%) del colesterolo HDL.
COLESTEROLO E FARMACI IPOCOLESTEROLEMIZZANTI
Sono stati condotti numerosi studi con l’intento di comparare l’effetto dei policosanoli con quello di alcuni farmaci ipocolesterolemizzanti, con risultati sorprendenti. In un esperimento un gruppo fu trattato con policosanoli, mentre l’altro con pravastatin. Il gruppo che aveva assunto policosanoli mostrò la riduzione del 19,3% del colesterolo LDL e del 13,9% del colesterolo totale, contro rispettivamente il 15,6% e il 11,8 del gruppo che aveva assunto il farmaco. Inoltre, il gruppo a cui furono somministrati policosanoli mostrò l’aumento del colesterolo LDL, effetto non rilevato nel gruppo placebo.
MALATTIE CARDIOVASCOLARI
Iniziali studi condotti sugli animali hanno dimostrato che i policosanoli sono in grado di ridurre l'aggregazione piastrinica, inibendo la produzione dei mediatori infiammatori trombossano B2. Recenti studi sull'uomo hanno confermato gli stessi effetti positivi. Questa azione ha mostrato effetti benefici in soggetti affetti da claudicazione intermittente. Un esperimento di 6 settimane ha dimostrato che la supplementazione con policosanoli è in grado di ridurre i dolori agli arti inferiori, migliorando la capacità deambulatoria. Oltre ai risultati su pazienti con malattie cardiache, studi condotti sugli animali suggeriscono un possibile effetto terapeutico nei disturbi cerebrovascolari.
ATTIVITA’ SPORTIVA INTENSA
L’octacosanolo ha un effetto marcato sulla resistenza fisica, sullo stoccaggio del glicogeno muscolare, sull’utilizzo cellulare di ossigeno e sul tempo di reazione nervosa. Le proprietà ergogeniche dell’octacosanolo rendono questa sostanza un utile supporto di caso di esercizio fisico intenso e prolungato. Grazie alla riduzione del fabbisogno di ossigeno da parte dei tessuti, si ottiene un miglioramento del trofismo muscolare e un’ottimizzazione dell’ossidazione cellulare.