10-09-2015
La propoli è una miscela di sostanze resinose e vischiose, che le api prelevano da gemme e cortecce di svariati alberi per rivestire e proteggere l’alveare. Essa è costituita essenzialmente da una combinazione di composti di natura aromatica e fenolica arricchita da sostanze eterogenee tra loro, la cui distribuzione percentuale è variabile in funzione delle stagioni e del tipo di vegetazione. La propoli contiene resine e balsami, in particolare olio essenziale ricco di terpeni, acidi aromatici (benzoico, cinnamico) e acidi organici (caffeico, ferulico, cumarico e i loro esteri); cera, contenente acidi grassi, aminoacidi, vitamine del gruppo B, vitamina C e vitamina E; flavonoidi, tra i quali spicca la galangina; polline e minerali. L’attività della propoli, attribuita prevalentemente all’olio essenziale, agli acidi organici e alle sostanze polifenoliche, appare dose-dipendente. Da alcune osservazioni è risultato che i componenti presi isolatamente mostrano un’azione antibatterica inferiore a quella esplicata dall’estratto in toto.
La propoli è uno dei migliori antibatterici naturali ad attività sia batteriostatica che battericida. I germi più sensibili a queste azioni sono stafilococchi, streptococchi, salmonelle, Bacillus subtilis, Bacillus alvei, Shigella disenteriae, Corynebacterium difteriae, Klebsiella ozenae, Moraxella catharralis e alcuni micobatteri. La sua somministrazione ha mostrato la capacità di inibire la motilità di alcuni germi gram+, favorendo l’azione di molti antibiotici. Sembra svolgere un effetto protettivo anche contro alcuni gram- quali Klebsiella pneumoniae, Proteus vulgaris, Escherichia coli e Pseudomonas aeruginosa, senza tuttavia distruggerli.
INFLUENZA E MALATTIE DA RAFFREDDAMENTO
La propoli ha una valida azione su ceppi influenzali e parainfluenzali (influenza A e B, parainfluenza 1, 2 e 3, adenovirus e altri), rhinovirus, coronavirus e herpes virus, dovuta probabilmente non tanto ad un aumento della sintesi di interferone, quanto alla capacità di prevenire la penetrazione del virus nella cellula e/o l'inibizione dello stesso durante il ciclo di replicazione. La propoli aumenta la resistenza dell'organismo contro virus e batteri attraverso la stimolazione dell'attività dei globuli bianchi e della sintesi anticorpale. E' stato notato, infatti, un aumento del numero dei granulociti neutrofili, dei macrofagi e della loro attività, sia in vitro che in vivo. Partecipano a questa attività i bioflavonoidi e la vitamina C, oltre all'acido caffeico e ai suoi esteri presenti naturalmente nella propoli.
In uno studio su 440 bambini (8-10 anni) che presentavano un'elevata incidenza di malattie infettive delle prime vie aeree, il trattamento con una soluzione idroalcolica di propoli ha ridotto significativamente sia l'incidenza che la gravità delle malattie infettive delle prime vie aeree. In un altro studio clinico condotto su volontari per valutare l'effetto immunostimolante della propoli, è stato osservato un incremento dei livelli di TNF-alfa, interleuchina 6 e interleuchina 8 a pochi giorni dalla somministrazione.
INFIAMMAZIONI GENGIVALI E ORALI
In alcuni esperimenti effettuati su volontari, una soluzione idroalcolica di propoli ha dimostrato un significativo calo della popolazione di Streptococcus mutans (batterio che provoca la carie) dopo 60 minuti dalla somministrazione. Altri studi indicano la propoli come rimedio naturale per il trattamento delle parodontopatie, grazie alla capacità di eradicare i ceppi batterici presenti nelle gengive.
In sperimentazioni in vivo, un estratto secco di propoli ha ridotto del 43% la capacità degli Staphylococcus aureus di infettare le cellule di mucosa buccale umana coltivata. Il suo utilizzo è indicato in caso di gengiviti, stomatiti, glossite, afte e alitosi.
La propoli svolge anche un'azione anestetica, proprietà conosciuta da molto tempo e largamente utilizzata. Secondo alcuni autori il suo effetto risulta 52 volte più forte di quello della novocaina. L'estratto idroalcolico presenta un buon effetto anestetico locale sulle membrane mucose e perciò risulta molto utile in campo stomatologico.
INFEZIONI FUNGINE
Esperimenti clinici condotti recentemente evidenziano la riduzione del numero della popolazione di Candida albicans in seguito alla somministrazione di propoli. In particolare questa sostanza ha mostrato attività antifungina nei confronti dei pazienti che utilizzavano la protesi dentaria e che erano affetti da candida sulla mucosa orale. Ulteriori risultati sono stati ottenuti in caso di mughetto.