04-10-2018
L’açai (si pronuncia assaì) è una palma del genere Euterpe che cresce prevalentemente nelle foreste pluviali dell’America del centro-sud. Il frutto, che consiste in una bacca, è consumato come alimento in particolare dalle popolazioni indigene di Brasile, Colombia e Suriname, e utilizzato dalla medicina tradizionale per trattare febbre, dolori e influenza. Il succo di açai è usato per la produzione di gelatine, sciroppi, liquori, gelati, bevande energetiche e dissetanti. La polpa e la buccia del frutto dell’açai sono ricche in antocianidine, proantocianidine e acidi grassi e costituiscono una discreta fonte di vitamina C e di carotenoidi. Studi in vitro e in modelli animali indicano che l’açai svolge effetti antinfiammatori, antiossidanti e apoptotici. L’açai ha mostrato un effetto vasodilatatore endoteliodipendente in modelli animali e ha evidenziato la capacità di indurre l’apoptosi in vitro, ma i suoi effetti nell’uomo non sono ancora stati provati. L’açai ha mostrato anche di inibire la produzione di ossido nitrico e l’attività degli enzimi ciclossigenasi COX-1 e 2, con un effetto maggiore su COX-1.
ATTIVITA' ANTIOSSIDANTE
Il frutto dell'açai presenta effetti antiossidanti in vitro e sembra possedere un'attività scavenger particolarmente marcata contro i radicali perossidi, buona contro i perossinitrati e modesta contro gli idrossiradicali, se comparata con altri succhi di frutta e verdura europei. L'attività antiossidante è data dall'alta concentrazione in polifenoli, composti che svolgono un'importante attività biologica che si esplica nell'azione di spazzino dei radicali liberi, proteggendo la cellula contro il danno ossidativo. Secondo la valutazione del metodo statunitense di misurazione della capacità antiossidante degli alimenti (ORAC) l'açai, a parità di volume, è 10-30 volte più potente del vino rosso. Il consumo di polifenoli è associato a una ridotta incidenza di malattie cardiovascolari e tumori.
PROTEZIONE CARDIOVASCOLARE
La composizione chimica dell’açai comprende le antocianine, sostanze che hanno dimostrato numerosi effetti terapeutici, in particolare la riduzione del colesterolo LDL e un’azione vasoprotettiva. Molto importante l’attività antiaterogena, osservata in particolare in numerosi studi epidemiologici (Paradosso Francese), che hanno associato un elevato consumo di antocianine alla riduzione della mortalità per malattie cardiovascolari.
ATTIVITA' VASOPROTETTIVA
L'azione vasoprotettiva, associata a quella antinfiammatoria svolta dai polifenoli, giustifica l'utilizzo dell'açai nei disturbi venosi e del circolo e, in generale, in tutti i problemi in cui sia presente fragilità capillare, compresi i disturbi della visione. I polifenoli, infatti, svolgono una spiccata attività farmacologica contro la fragilità oculare.
CONTROLLO PESO CORPOREO E GLICEMIA
L'açai costituisce una ricca fonte di un polifenolo, la cianidina, composto che ha mostrato la capacità di prevenire obesità e diabete in modelli animali. In un recente studio la cianidina ha ridotto in maniera significativa il peso di animali nutriti con una dieta ricca in grassi. Ha inoltre abbassato i livelli di glucosio e migliorato la sensibilità all'insulina, attraverso la diminuzione dell'espressione della retinol binding protein-4 (RBP4), proteina secreta dall'adipocita che svolge un importante ruolo nell'insulino-resistenza e nell'obesità. La cianidina ha mostrato la capacità di inibire iperglicemia, iperleptinemia e iperinsulinemia, sopprimendo l'aumento dei lipidi totali epatici e delle concentrazioni di triacilgliceroli.
http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0308814609005585