06-10-2018
L’acido lipoico, o acido tiottico, partecipa a importanti reazioni di produzione di energia cellulare dell’organismo. La maggior parte delle sue reazioni metaboliche avvengono nei mitocondri e includono la presenza del lipoato nel ciclo di Krebs come cofattore enzimatico dell’ossidazione dell’acido piruvico e degli aminoacidi ramificati leucina, isoleucina e valina. L’acido lipoico è un antiossidante che possiede caratteristiche uniche. Diversamente dagli altri antiossidanti è una sostanza sia idrosolubile che liposolubile e in tal senso risulta maggiormente efficace nei confronti di una vasta gamma di radicali liberi: superossido, OH-, radicale perossile, ossigeno singoletto. Inoltre, l’acido lipoico ricicla direttamente la vitamina C, indirettamente la vitamina E, aumenta i livelli di glutatione nelle cellule e controlla i processi ossidoriduttivi del coenzima Q. Quando le sostanze antiossidanti neutralizzano i radicali liberi, devono cedere un elettrone, fattore che riduce la durata della loro vita. L’acido lipoico è in grado di ossidarsi donando elettroni alle forme ossidate (inattive) di altri antiossidanti rigenerandoli e rappresenta pertanto un elemento chiave per favorire la massima interazione tra le varie sostanze antiossidanti, aumentando la loro capacità di proteggere le cellule.
ATTIVITA’ ANTIOSSIDANTE
La capacità antiossidante dell’acido lipoico è stata recentemente osservata in uno studio italiano condotto su pazienti sottoposti a ossigenoterapia iperbarica, metodologia impiegata per trattare condizioni patologiche quali ulcere cutanee croniche di origine diversa. L’eccessiva produzione radicalica riscontrata in questi casi può indurre un danno ossidativo a membrane, lipidi e DNA di cellule sane. La supplementazione con acido lipoico ha mostrato di ridurre l’ossidazione sia lipidica sia del DNA dovuta all’esposizione di forti concentrazioni di ossigeno. È stata, inoltre, osservata un’azione modulatrice dei processi infiammatori con l’inibizione dell’IL-6, citochina proinfiammatoria.
MIGLIORAMENTO DEL METABOLISMO DEL GLUCOSIO
L’acido lipoico facilita la produzione di energia cellulare, intervenendo favorevolmente nelle fasi biochimiche del metabolismo glucidico: lavora come coenzima nel catabolismo degli zuccheri, velocizzandone disgregazione e consumo. L’acido lipoico non solo migliora l’efficienza dell’utilizzazione del glucosio a scopo energetico, ma sembra avere anche la capacità di aumentarne il trasporto cellulare in maniera indipendente dall’insulina. In soggetti affetti da diabete moderato è stato visto che l’acido lipoico è in grado di abbassare la glicemia: questa attività di contenimento glicemico è indispensabile per diminuire i danni a carico di diversi organi e apparati.
A prova di ciò, è interessante notare che in Germania da oltre trent’anni l’acido lipoico viene impiegato per curare gli effetti secondari del diabete (neuropatia diabetica). Gli studi, inoltre, hanno osservato la capacità dell’acido lipoico di ridurre la resistenza all’insulina nel diabete di tipo 2, contrastando la comparsa dei quadri clinici associati (dislipidemie, ipertensione, obesità).
NEUROPATIE DIABETICHE
In una rassegna sono stati esaminati i dati provenienti da 15 trials clinici condotti con differenti schemi per valutare l’efficacia terapeutica dell’acido lipoico nella polineuropatia diabetica. I risultati hanno evidenziato che:
1. Il trattamento a breve termine di 3 settimane con acido lipoico (600 mg/die) sembra ridurre i principali sintomi della polineuropatia diabetica.
2.L’effetto sui sintomi è accompagnato da un miglioramento dei deficit neurologici.
3. L’assunzione orale per 4-7 mesi tende a ridurre i deficit neurologici e migliora la neuropatia cardiaca.
4. Dati preliminari sui primi 2 anni indicano il possibile miglioramento a lungo termine nella conduzione dei nervi motori e sensori degli arti inferiori.
In nessuno studio esaminato sono state osservate particolari reazioni avverse. In un recente trial multicentrico, randomizzato controllato in doppio cieco condotto su 181 pazienti diabetici è stato valutato l’effetto dell’acido lipoico sui sintomi sensori e i deficit neurologici a dosaggi di 600 mg, 1200 mg e 1800 mg/die per 5 settimane. I risultati hanno evidenziato che l’acido alfa-lipoico è in grado di migliorare i sintomi della neuropatia diabetica e che il dosaggio con il migliore rapporto rischi/ benefici migliore è di 600 mg/die.
CATARATTA
L'acido lipoico è in grado di aumentare i livelli di glutatione ridotto e di riciclare la vitamina E e la vitamina C dalle loro forme ossidate. Grazie a questa attività, sperimentata in modelli animali, il suo utilizzo potrebbe avere un valore nutrizionale nella prevenzione della cataratta e in generale nelle patologie della retina (glaucoma).