27-10-2018
Vitamina D, una ragione in più per fare incetta! Non solo fondamentale per la salute delle nostra ossa e per mantenere attivo il sistema immunitario, ma utilissima anche per ridurre il rischio di tumore al seno. Le donne con livelli sufficientemente elevati di questa vitamina nel sangue avrebbero infatti un rischio significativamente più basso di cancro alla mammella. A confermarlo è uno studio dell’University of California San Diego School of Medicine pubblicato sulla rivista Plos one, secondo cui più vitamina D si ha nel sistema, meno è probabile che si sviluppi il cancro al seno.
I pregi della vitamina D quando si parla di prevenzione del cancro sono da tempo al centro dei dibattiti medici. Alcuni studi avevano già rivelato che il rischio complessivo di cancro è più basso nelle persone con livelli più alti di questa vitamina, dal momento che, di contro, bassi livelli ematici di questa sostanza sono stati associati a un aumentato rischio di cancro alla vescica e, in uno studio recente, a un rischio elevato di cancro all’intestino. Oltre al suo ruolo fondamentale nel metabolismo osseo, è in effetti accertato che la vitamina D sia coinvolta anche in altri processi, come la modulazione della crescita cellulare, le funzioni neuromuscolari e immunitarie e la riduzione delle infiammazioni. Di conseguenza, la carenza di vitamina D, oltre ai disturbi alle ossa può essere anche collegata a una serie di altre malattie, comprese condizioni metaboliche, cardiovascolari, autoimmuni e tumori.
L'analisi californiana ha coinvolto due campioni di donne di età media 55 anni, 3.325 e poi 1.713 donne sane all’inizio dello studio e monitorate per una media di 4 anni. Nel corso di questo periodo sono stati diagnosticati 77 casi di tumore al seno. Gli esperti avevano misurato i livelli di vitamina D nel sangue delle partecipanti all’inizio delle indagini ed era emerso che le donne che avevano concentrazioni di vitamina D pari o superiori a 60 nanogrammi per millilitro di sangue presentavano un quinto del rischio di ammalarsi di tumore rispetto a coloro che invece avevano concentrazioni di vitamina D inferiori a 20 nanogrammi/millilitro. Se le concentrazioni di vitamina D aumentavano, il rischio di tumore si riduceva progressivamente.
Per ora gli studiosi ammettono che non si hanno basi sufficienti per dimostrare una relazione di causa-effetto tra carenza di vitamina D e rischio cancro ma, vista la mole degli studi a favore, non si fa fatica a legare la vitamina D alla prevenzione dei tumori. Quello che è oramai assodato è che la vitamina D è un vero toccasana e, tra giusta alimentazione e regolare e corretta esposizione al sole, dobbiamo cercare di non farcela mai mancare.
http://journals.plos.org/plosone/article?id=10.1371/journal.pone.0199265