29-10-2018
Il coriandolo (Coriandrum spp.), appartenente alla famiglia delle Ombrellifere, è una pianta presente nel Mediterraneo da tempi antichissimi e che viene utilizzata in cucina come spezia o erba aromatica soprattutto nei paesi orientali, per aromatizzare diversi tipi di pietanze e bevande. Numerose e straordinarie sono le sue proprietà fitoterapiche tra cui spicca quella di aiutare a depurare dai metalli pesanti. Come utilizzare dunque il coriandolo a questo scopo?
Conosciuto anche come “prezzemolo cinese”, il coriandolo è originario dell’Europa meridionale e del Medio Oriente e deve il suo nome dal greco koris "cimice" per via del particolare odore emanato dalla pianta fresca che ricorda, appunto, quello delle cimici verdi. La pianta può arrivare fino ai 70 cm di altezza, i fiori sono rosa-bianchi e riuniti in infiorescenze ad ombrella. In antichità veniva così apprezzato da essere addirittura raffigurato sulle tombe egiziane. I Romani lo utilizzavano moltissimo per conservare i cibi, una volta pestato e miscelato con sale ed aceto. Marco Gavio Apicio, un gastronomo e cuoco romano, aggiungeva il coriandolo in diverse pietanze per esaltarne il sapore. Plinio, uno scrittore romano, ne evidenziava invece le particolari virtù terapeutiche.
Ma questa che può considerarsi una delle più antiche spezie di cui si ha memoria, (presente in alcuni resti archeologici risalenti a più di 7.000 anni fa) fu impiegata in passato anche come pianta medicinale in grado di far sparire il mal di testa e prevenire la febbre. Nel corso degli anni, l’impiego del coriandolo nell’ambiente culinario è venuto purtroppo sempre meno (soprattutto nel mondo occidentale), motivo per cui viene spesso identificato con l’appellativo di “erba dimenticata”. Tuttavia, il settore erboristico riconosce ad oggi diverse proprietà fitoterapiche del coriandolo ritenute benefiche per il nostro organismo in particolar modo quelle detox, in grado di disintossicare il corpo anche dai metalli pesanti come hanno dimostrato diverse ricerche scientifiche e come ha ribadito Dietrich Klinghardt nel suo libro sulla chelazione definendo il coriandolo "l'unico agente efficace nel mobilitare il mercurio immagazzinato nello spazio intracellulare e nel nucleo della cellula"
La capacità di detossificare naturalmente l’organismo dai metalli pesanti del coriandolo è stata ampiamente dimostrato da diverse ricerche che hanno sottolineato la capacità di proteggere l'organismo dallo stress ossidativo indotto da piombo e altri metalli oltre che la loro rimozione dal corpo come sottolinea lo studio condotto dall'Heart Disease Foundation. Per potenziare l’efficacia del coriandolo e favorire la completa espulsione dei metalli pesanti, è bene combinarlo con un altro agente naturale chelante in modo da evitare il processo di re-intossicazione assorbendo le tossine nel tratto intestinale. I due più noti e utilizzati sono la Zeolite e l’alga clorella. Entrambe sono in grado di eliminare i metalli pesanti attraverso l’intestino, una volta che il coriandolo ha provveduto a rimuoverli dai vari tessuti organici. Per quanto riguarda l'alga clorella si consiglia di controllare sempre la provenienza essendo prodotta su larga scala soprattutto in Giappone, nei pressi dell'area di Fukushima.
COME USARE IL CORIANDOLO?
Semi, foglie ed estratto del coriandolo possono essere tutti utilizzati per favorire l’eliminazione dei metalli pesanti dal nostro organismo. In particolare:
• Semi: da utilizzare nelle tisane, zuppe o come spezia (tritati).
• Foglie fresche: da utilizzare come erba aromatica nelle insalate, infusi, creme, pesti o centrifugati.
• Tintura madre: qualche goccia da frizionare sui polsi 2-3 volte al giorno. La posologia dipende dall’indicazione per cui viene somministrata la soluzione. Per i metalli pesanti andrebbe utilizzata una dose maggiore (circa 40 gocce) per via orale poco prima dei pasti. Per un'efficacia maggiore si consiglia di assumere 30 minuti prima dei pasti 1 cucchiaino di zeolite o 2 compresse di clorella. Si consiglia di iniziare il trattamento solo su supervisione di un erborista o naturopata esperto.
Oltre alla tintura, è possibile assumere il coriandolo anche inserendolo nella nostra dieta quotidiana attraverso infusi, tisane e ricette in cui valorizzarne le proprietà. Eccone alcune:
INFUSO AL CORIANDOLO
L’infuso al coriandolo è una manna dal cielo per ripulire e disintossicare il nostro corpo! La ricetta è davvero molto semplice.
Ingredienti:
• 1 mazzetto di foglie di coriandolo.
• Acqua (5 tazze).
Preparazione:
Tagliate i gambi così da poter utilizzare solamente le foglie. Unite le foglie di coriandolo con l’acqua all’interno di una pentola e portate ad ebollizione. Raggiunto il bollore, abbassate la fiamma al minimo e lasciate in infusione per 20 minuti. Trascorso il tempo necessario, versate il tutto in una tazza utilizzando un colino.
PESTO AL CORIANDOLO
La salsa al coriandolo è ideale per accompagnare le insalate di verdure fresche o per condire un piatto di pasta integrale.
Ingredienti:
• 100 g di foglie di coriandolo.
• 150 g di olio evo.
• 40 g di parmigiano.
• 25 g di noci tritate.
• Sale q.b.
• 1 spicchio d’aglio.
• Succo di mezzo limone.
Preparazione:
Mettete in un frullatore tutti gli ingredienti e iniziate a frullare fino a raggiungere la consistenza desiderata. Se necessario versare un filo d’olio. Potete anche conservare il pesto in un vasetto di vetro chiuso ermeticamente avendo cura di riporlo in frigorifero per un massimo di 3-4 giorni.
CREMA AL CORIANDOLO ED AVOCADO
La crema al coriandolo ed avocado senza pomodoro, è una gustosa variante del classico guacamole.
Ingredienti:
• 1 cucchiaio di foglie fresche di coriandolo e qualche rametto.
• 40 g di avocado maturo.
• 300 g di brodo vegetale tiepido.
• 4 cucchiai di olio evo.
• Succo di 1 limone.
• Sale q.b.
• Peperoncino q.b.
Preparazione:
Sbucciate e disossate l’avocado, tagliatelo a pezzetti e frullatelo insieme a tutti gli altri ingredienti. Raggiunta una bella consistenza cremosa potete servire.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19902160
http://www.healingcancernaturally.com/klinghardt-heavymetalchelation.html