29-10-2018
Bere acqua mentre si mangiano dolci potrebbe far innalzare troppo i livelli di zucchero nel sangue, persino di più se si mangiassero più dolci contemporaneamente senza però sorseggiare nulla. A dirlo sono alcuni scienziati del Suriname, in Sud America, secondo cui l’acqua aiuterebbe il corpo ad assorbire il glucosio dal cibo. Se, dunque, una ricerca ci aveva detto che più si beve meno si mangiano cibi ricchi di zuccheri e grassi saturi, ora il nuovo studio evidenzierebbe piuttosto come il consumo di acqua su dolci (soprattutto ciambella riempite di gelatina) aumenta significativamente i livelli di glicemia postprandiale.
Ma perché i dolci fanno venire sete? Sarebbe proprio il glucosio il responsabile. Quello contenuto nei dolci è in grado di rallentare il tempo impiegato dallo stomaco per svuotarsi: non arrivano liquidi all’intestino, dove possono essere assorbiti, e quindi si sente sete. Ma se si beve comunque la sete non va via: si avrà la sensazione di sete fin quando non finirà il tempo di assorbimento, ossia fino a che l’organismo non avrà utilizzato tutto il glucosio ingerito.
Per questa nuova ricerca, gli studiosi hanno testato i livelli di zucchero nel sangue in un gruppo di 35 persone che hanno mangiato una ciambella con marmellata e bevuto acqua prima, durante o dopo aver mangiato, o non hanno bevuto affatto. Le persone che bevevano insieme allo snack avevano il più alto picco di livelli di glucosio nel sangue: i loro livelli erano infatti aumentati di quasi il doppio rispetto a quelli di altri gruppi. I livelli elevati di zucchero nel sangue sono, lo sappiamo bene, motivo di preoccupazione perché il corpo può diventare desensibilizzato e perdere la capacità di regolare adeguatamente i livelli nel sangue. E tutto ciò può portare al diabete. È per questo che gli scienziati suggeriscono di bere prima o dopo aver mangiato e in generale di evitare di bere nello stesso momento in cui si mangia, al fine di ridurre l’impatto del consumo di zuccheri. Un consiglio importante soprattutto per chi soffre di diabete.
https://clinicalnutritionespen.com/article/S2405-4577(18)30375-9/pdf