01-05-2015
Il rafano, conosciuto anche come barbaforte e cren, è una pianta erbacea perenne appartenente alle crucifere. Allo stesso tempo, però è anche una pianta medicinale dalle spiccate proprietà antibiotiche e antinfiammatorie. Sembra sia un rimedio naturale potente nel trattamento della sinusite e delle affezioni alle vie respiratorie superiori. Aiuta a combattere il freddo, l’influenza e le infezioni del tratto urinario. La radice di rafano intatta non ha quasi nessun aroma. Una volta tagliata, la fuoriuscita degli enzimi causa la trasformazione in isotiocianato di allile (olio di senape), irritante le mucose dei nasali e per gli occhi. Quindi fate molta attenzione quando lo frullate. Per poter mantenere intatte le sue proprietà, è necessario che il rafano venga utilizzato immediatamente o conservato sotto aceto. Questo alimento possiede un alto contenuto di Vitamina C e B1 e una modesta quantità di olio essenziale. Contiene anche molti minerali essenziali e altre sostanze salutari, tra cui calcio, potassio, magnesio, fosforo, glutammina. La sinigrina, un glucosinolato presente in varie piante della famiglia delle Brassicacea, aiuta contro la ritenzione idrica, migliorando il flusso sanguigno e la circolazione. Come rimedio naturale, trova impiego nel trattamento di reumatismi e affezioni dell’apparato respiratorio. Nella cosmesi naturale, invece, è impiegato come rimedio contro le macchie della pelle.
Uno studio condotto da un gruppo di scienziati tedeschi nel 2006 ha esaminato l’efficacia del rafano e di altre erbe medicinali, come la radice di nasturzio nel trattamento di sinusite, bronchite e infezioni del tratto urinario. I partecipanti sono stati divisi in due gruppi: uno trattato con un composto a base di erba di nasturzio, radice di rafano e un altro farmaco a base di erbe; l’altro con una terapia antibiotica standard. I risultati hanno suggerito che la terapia a base di erbe era almeno altrettanto efficace del trattamento a base di antibiotici. Inoltre, il trattamento naturale si è rivelato generalmente più sicuro. Il rafano funziona come un blando antibiotico naturale. È utile a espellere il muco e a combattere il raffreddore. Stimola inoltre il flusso di urina e il suo effetto antibiotico si estende alle infezioni del tratto urinario. Ci sono diversi modi per utilizzare il rafano, il migliore è quello di mangiarlo crudo e fresco, grattugiato e mescolato con altri ingredienti come l’aceto di mele. La cottura, infatti, può distruggere alcune delle sue sostanze benefiche. Un altro modo per utilizzarlo è quello di creare la salsa Cren, che si prepara con la radice della pianta, raschiata con un coltello, grattugiata e riposta in un contenitore assieme a del pane grattato, un cucchiaio di olio extravergine di oliva, mezzo bicchiere di aceto di vino bianco, un pò di sale e un cucchiaino di zucchero. Si conserva in frigorifero. Si consiglia di non abusare di questa radice.
Ecco la ricetta di un intruglio utile a liberare le vie respiratorie e combattere il raffreddore. Vi serviranno:
• un pezzo lungo di radice di rafano, circa 15 cm.
• 2 cucchiai di acqua.
• 1 cucchiaio di aceto di mele.
• Un pizzico di sale.
Pelate la radice e tagliatela in piccoli pezzi. Mettetela nel frullatore assieme agli altri ingredienti, fino a che non si creerà un composto liscio. Come detto prima, dovete stare attenti quando frullate o tagliate il rafano e proteggere gli occhi evitando di avvicinarvi troppo. Conservate in un barattolo il composto e prendetene mezzo cucchiaino tre volte al giorno. Il rimedio si manterrà per 4-5 settimane, se conservato in frigorifero.
Potete decidere di utilizzare il rafano anche sotto forma di tè. Vi serviranno:
• 5 grammi di rafano fresco;
• 5 grammi di zenzero fresco;
• 200 ml di acqua bollente.
Lasciate in infusione per 15 minuti. Bevete durante la giornata.
Ricordate: il rafano è controindicato per chi soffre di disturbi gastrici, renali, bruciore di stomaco e ulcere. Da prestare attenzione anche in gravidanza.