13-11-2018
C’è un legame inaspettato tra l’uso di marijuana e i fattori legati al diabete di tipo 2 che ha incuriosito i ricercatori medici. Diversi studi hanno infatti scoperto che i consumatori di marijuana trattengono più calorie dal cibo rispetto a chi non ne fa uso, ma hanno tassi più bassi di obesità, diabete e un indice di massa corporea (BMI) di basso livello. In un ulteriore approfondimento, i ricercatori hanno studiato quali effetti della marijuana e del suo principio attivo, il tetraidrocannabinolo (THC), potrebbero avere sul metabolismo delle persone, in particolare sui livelli di insulina. L’insulino-resistenza - un importante fattore di rischio per il diabete - è un disturbo metabolico che si verifica quando le cellule del corpo non possono gestire correttamente l’assunzione di insulina. L’American Heart Association stima un 35% degli adulti statunitensi colpiti da malattie metaboliche che includono, fra l’altro, la resistenza all’insulina.
Per esaminare il collegamento tra il THC e il metabolismo, i ricercatori hanno raccolto i risultati di uno studio eseguito su 4.657 adulti dal National Health and Nutrition Examination Survey, una statistica cross-sezionale diffusa annualmente dai Centri di prevenzione. Dei partecipanti allo studio, 579 stavano già assumendo marijuana, 1.975 ne avevano fatto uso in passato ma non di recente, e 2.103 non avevano mai provato la marijuana. I ricercatori hanno analizzato i livelli di insulina dei partecipanti a digiuno, i livelli di colesterolo, di insulino-resistenza e la misurazione del girovita. I risultati hanno dimostrato che gli attuali consumatori di marijuana hanno il 16% di livelli di insulina in meno (a digiuno) rispetto a chi non ne fa uso. Inoltre, gli utenti che fanno consumo regolare di marijuana hanno misure di girovita inferiori e comunque nella media, oltre ad elevati livelli di lipoproteine ad alta densità (HDL), conosciute anche come “colesterolo buono”. “Queste sono davvero notevoli osservazioni finalmente supportate da esperimenti scientifici” ha dichiarato il Dott. Giuseppe Alpert, professore di medicina presso l’Università dell’Arizona, a Tucson. È interessante notare che solo gli individui che fanno attualmente uso di marijuana (non gli ex consumatori) hanno ottenuto i risultati positivi, il che suggerisce che gli effetti della marijuana sull’insulina e sulla resistenza all’insulina si verificano solo dopo l’uso recente.
http://www.foxnews.com/health/2013/05/16/could-marijuana-reduce-diabetes-risk.html