10-04-2016
Da studi precedenti si era visto che il picnogenolo, un antiossidante estratto dalla corteccia del pino marittimo francese, è in grado di ridurre il dolore addominale legato all'endometriosi. Questo disturbo, di cui soffrono circa 1 milione di donne soltanto in America, può causare anche sanguinamento, infiammazione e tessuto cicatriziale. Uno studio condotto in Giappone ha dimostrato che il picnogenolo potrebbe essere impiegato in alternativa alla cura ormonale in quanto privo di effetti collaterali. L’indagine ha preso in considerazione 58 donne affette da endometriosi, tra i 21 e i 38 anni, che avevano subìto un’operazione nei 6 mesi antecedenti all'inizio dello studio. Nei 3 mesi precedenti, inoltre, era stata monitorata la presenza di un regolare ciclo mestruale e di una corretta ovulazione. Le donne sono state suddivise casualmente in 2 gruppi: al primo sono state somministrate capsule di picnogenolo da 30 mg per due volte al giorno, dopo pranzo e dopo cena, per 48 settimane; al secondo invece sono stati iniettati 3,75 mg di Leuprorelin, un agente in grado di favorire il rilascio delle gonadotropine, 6 volte al giorno ogni 4 settimane, per 24 settimane. I soggetti sono stati esaminati per quanto riguarda il dolore, i sintomi legati all'apparato urinario e all'addome e l’emorragia da rottura dopo 4, 12, 24 e 48 settimane. Nel primo periodo non ci sono state grosse differenze tra i due gruppi. Però, dopo 4 settimane, tra le donne che avevano assunto il picnogenolo, tutti i sintomi erano diminuiti da severi a moderati e l’ovulazione era ancora presente (infatti 5 donne sottoposte al trattamento sono rimaste incinte). Nel gruppo a cui era stato iniettato il farmaco, si è assistito ad una maggiore diminuzione dei sintomi, però la cura ormonale aveva interrotto il ciclo mestruale.
http://www.medscape.org/viewarticle/553706
http://www.nutraingredients.com/Research/More-evidence-for-Pycnogenol-endometriosis-benefit