17-03-2016
Goji è la contrazione inglese del nome mandarino “gouqi” del Lycium barbarum, una pianta originaria del Tibet e diffusa in molti paesi asiatici. Le bacche di questo arbusto, ingredienti molto popolari nella cucina cinese, recentemente hanno mostrato interessanti proprietà biologiche. L. barbarum è stato utilizzato per oltre 2000 anni dalla medicina tradizionale cinese come tonico yang. La frazione polisaccaridica, chiamata LBP (Lycium Barbarum Polysaccharides), rappresenta il gruppo quantitativamente più importante di sostanze presenti nel frutto del goji. Un secondo importante gruppo di metaboliti sono i carotenoidi, dei quali la zeaxantina palmitato è il costituente predominante (56% dei carotenoidi totali). I polisaccaridi isolati dal Lycium hanno dimostrato una rilevante attività antiossidante che si esplica aumentando i marker endogeni di antiossidanti.
ATTIVITA’ IMMUNOMODULATORIA
L’attività immunomodulatoria, soprattutto immunostimolante, ha attirato molta attenzione, in particolare riguardo le immunoterapie per il cancro. E’ stata, inoltre, osservata un’attività proapoptotica, che potrebbe contribuire alle proprietà antitumorali. Il potenziale effetto del goji come trattamento coadiuvante nella terapia del cancro, è stato testato in uno studio clinico condotto in Cina su 75 pazienti con cancro in stadio avanzato. L’estratto di goji associato con la terapia LAK (lymphokine-activated killer) ha permesso un tasso migliore sia di risposta che di remissione, che non la sola terapia con LAK. Il tasso di risposta è stato del 40.9% nei soggetti che avevano ricevuto goji, contro il 16.1% di quelli che avevano seguito solo la terapia farmacologica. L’influenza degli LBP sulle cellule di cancro alla prostata è stata studiata in vitro e in vivo. I risultati in vivo hanno mostrato che gli LBP possono inibire in maniera dose e tempo-dipendente la crescita di cellule PC-3 e DU-145 (linee cellulari di cancro alla prostata) e causare la rottura dei filamenti del DNA di queste cellule. Gli esperimenti in vivo indicano che gli LBP possono inibire la crescita del tumore PC-3 in topi, diminuendo sia il volume che il peso del tumore. Il goji ha mostrato di migliorare il tasso di trasformazione dei linfociti e la funzionalità fagocitica dei macrofagi.
PROTEZIONE OCULARE
Tradizionalmente utilizzato in Cina per migliorare la vista, studi recenti hanno mostrato che il goji riduce il tempo di adattamento all'oscurità e migliora la vista in caso di luce soffusa. Fino al 95% del contenuto di zeaxantina del goji è dipalmitato, una forma esterificata con il doppio della biodisponibilità nell'uomo rispetto alla forma non esterificata, come dimostrato dai livelli plasmatici di carotenoidi. Le forme esterificate dei carotenoidi forniscono una maggiore stabilità contro il danno ossidativo rispetto alle forme libere o non esterificate. Inoltre, nessun altro alimento ha mostrato un contenuto in zeaxantina maggiore di quello delle bacche del goji.
ATTIVITA’ NEUROPROTETTIVA
Un’altra linea di ricerca riguarda le proprietà neuroprotettive. Le ricerche su topi hanno mostrato che l’assunzione di bacche di goji (2-4% della dieta totale) è neuroprotettiva e aumenta le prestazioni cognitive. L’eccitotossicità del glutammato svolge un ruolo nella patogenesi del morbo d’Alzheimer. Un pretrattamento orale con L. barbarum ha mostrato di proteggere i neuroni corticali di topo contro la tossicità indotta da beta-amiloidi. Gli effetti neuroprotettivi sono stati ricercati anche in modelli di ipertensione oculare di glaucoma. I ratti nutriti con goji hanno mostrato una forte riduzione della perdita di gangli cellulari dalla retina.
BENESSERE GENERALE E PESO CORPOREO
In uno studio clinico su 42 partecipanti, età media 68 anni, il consumo di 50 mg di estratto di goji 2 volte al giorno per 2 mesi ha diminuito vertigini, affaticamento, dispnea e disturbi del sonno. In un altro studio in doppio cieco l'assunzione di goji in giovani adulti per 14 giorni ha aumentato la sensazione soggettiva di benessere generale, migliorando le performance neurologiche e la funzionalità gastrica. In un trial clinico l'assunzione ha mostrato una consistente riduzione della circonferenza di vita rispetto al gruppo placebo, con effetti benefici sulla funzionalità muscolo-scheletrica.