21-11-2018
Ad innalzare il rischio di asma nei bambini sarebbero due sostanze specifiche che fanno parte della categoria degli ftalati, elementi utilizzati per la produzione di molti oggetti di uso comune. A rivelarlo è una ricerca condotta dagli scienziati del Columbia Center for Children's Environmental Health presso la Mailman School of Public Health che hanno pubblicato su Environmental Health Perspectives gli esiti della loro analisi. Secondo quanto emerso, il butilbenzilftalato (BBzP) e il di-n-butil ftalato (DNBP) sarebbero direttamente correlati con l'asma infantile anche quando l'esposizione avviene in epoca pre-natale. Dalle analisi epidemiologiche è emerso infatti che i bambini nati da madri esposte durante la gravidanza a livelli più elevati di queste sostanze mostravano un aumento del rischio di sviluppare l'asma del 72 e del 78 per cento, rispettivamente all'età di 5 e 11 anni rispetto alla media.
Negli ultimi anni, alcuni ftalati sono stati vietati nella produzione di giocattoli e prodotti per l'infanzia. Fra di essi, anche le due sostanze oggetto di analisi. Tuttavia, proteggere il feto in via di sviluppo risulta assai più complicato. L'autrice della ricerca Rachel Miller, docente di Pediatria e Scienze della Salute Ambientale presso la Columbia University, spiega: “il feto è estremamente vulnerabile durante la gravidanza. Le madri sono praticamente impotenti quando si tratta di ftalati come BBzP e DnBP, che sono inevitabili. Se vogliamo proteggere i bambini, dobbiamo proteggere le donne in stato di gravidanza". Gli scienziati hanno seguito 300 donne in gravidanza e i loro bambini che facevano parte di un vasto studio longitudinale. Attraverso l'analisi delle urine, i ricercatori hanno evidenziato l'esposizione agli ftalati durante il terzo mese di gravidanza e poi nei bambini all'età di 3, 5 e 7 anni. In un terzo dei casi, i bambini hanno sviluppato l'asma, mentre altri 60 piccoli avevano una storia di respiro sibilante e sintomi simili all'asma. Anche in questo secondo gruppo, i medici hanno trovano un nesso fra l'esposizione prenatale agli ftalati e i sintomi riscontrati.
http://www.sciencedaily.com/releases/2014/09/140917073225.htm
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2014-09/cums-phr091214.php