30-11-2018
Molte ricerche hanno dimostrato che una carenza di vitamina D potrebbe portare ad ossa fragili e a un aumentato rischio di malattie respiratorie. Ma come integrarla nella nostra dieta? Anche con il cioccolato! È la risposta che arriva da un gruppo di ricerca dell’Università Martin Luther Halle-Wittenberg e del Max Rubner-Institut, che hanno identificato nel cacao una nuova fonte di vitamina D2 finora sconosciuta. Il cioccolato e gli alimenti contenenti cacao, infatti, avrebbero una quantità significativa di questo importante nutriente.
E secondo i ricercatori la più alta quantità di vitamina D2 sono il burro di cacao e, manco a dirlo, il cioccolato fondente. Oltre al suo ruolo fondamentale nel metabolismo osseo, è accertato che la vitamina D sia coinvolta anche in altri processi, come la modulazione della crescita cellulare, le funzioni neuromuscolari e immunitarie e la riduzione delle infiammazioni. Va da sé, quindi, che la carenza di vitamina D, oltre ai disturbi alle ossa, possa collegarsi anche a una serie di altre patologie, comprese condizioni metaboliche, cardiovascolari, autoimmuni e tumori.
In natura, ci sono due tipologie di vitamina D: il calciferolo (vitamina D3), tipico dei mammiferi, e l’ergocalciferolo, che si forma in seguito all’esposizione alla luce ultravioletta dell’ergosterolo (vitamina D2). L’attivazione di queste sostanze biologiche avviene direttamente nel fegato e nei reni. Nel caso specifico, i ricercatori hanno analizzato il contenuto di vitamina D del cacao e dei prodotti contenenti cacao perché sospettavano che contenessero una fonte di vitamina precedentemente sconosciuta. I semi di cacao vengono essiccati dopo la fermentazione. Sono posti su stuoie e esposti al sole per una o due settimane. I precursori della vitamina D vengono così trasformati dalla luce solare in vitamina D2. Per testare la loro teoria, il gruppo di ricerca ha analizzato vari prodotti e polveri di cacao utilizzando la spettrometria di massa.
Quello che hanno scoperto è che i prodotti contenenti cacao sono una fonte di vitamina D2, ma la quantità varia notevolmente da tipo a tipo. Mentre il cioccolato fondente ha un contenuto di vitamina D2 relativamente alto, i ricercatori ne hanno trovato pochissimo nel cioccolato bianco. Tuttavia, le scoperte dei nutrizionisti non suggeriscono di consumare grandi quantità di cioccolato: “Si dovrebbero mangiare enormi quantità di cioccolato per coprire i fabbisogni di vitamina D. Questo sarebbe estremamente malsano a causa dell’alto contenuto di zuccheri e grassi”, spiega il professore Gabriele Stangl.
Cioccolato sì, ma con moderazione, insomma. E ci sono altri modi per integrare la vitamina D, a partire proprio dall'esposizione al sole.
https://medicalxpress.com/news/2018-09-cocoa-tasty-source-vitamin-d.html