23-05-2014
A sostenere l'inutilità dei check up generali è una ricerca effettuata da un team internazionale per conto della Cochrane Library e pubblicata sul British Medical Journal. I controlli medici svolti in maniera routinaria e generica non aiutano ad abbassare l'incidenza di malattie gravi quali tumori e patologie cardiovascolari. Il risultato emerge da una meta-analisi di 14 studi diversi che hanno coinvolto un totale di 180 mila persone. Il coordinatore della ricerca Lasse Krogsboll, che lavora presso il Nordic Cochrane Centre di Copenhagen, spiega: “dalle prove che abbiamo riscontrato, è improbabile che invitare i pazienti a controlli generali di salute sia vantaggioso. Anche perché spesso quando i medici visitano un paziente, identificano altri problemi, e chiedono ulteriori esami, a volte per problemi secondari. Si perde di vista l'obiettivo principale della cura”. Senza contare che l'abitudine può portare a sovradiagnosi e a trattamenti non necessari. Uno dei limiti di questi controlli nasce da un paradosso. A volte emerge da un check up l'esistenza di una patologia che in realtà, in assenza di una diagnosi, non avrebbe implicato un accorciamento della vita o un peggioramento della sua qualità. Tuttavia, il fatto di sentirsi diagnosticare una malattia può incidere profondamente sulla psiche del soggetto e avere ripercussioni imprevedibili, fra le quali l'insorgenza di altre e più pericolose patologie.