15-12-2018
A causa delle irrorazioni clandestine, molte persone accusano sintomi che sono collegati soprattutto alla dispersione del tossico bario. Qui occorre ricordare che lo Stadis 450, composto del bario, è usato come additivo antiruggine nei carburanti e, poiché l'aria respirata all'interno degli aeromobili, è prelevata dai turbofan, i passeggeri ed il personale di bordo sono i più esposti all'intossicazione. Recenti inchieste hanno appurato che piloti, assistenti di volo e passeggeri sempre più spesso manifestano disturbi quali cefalea, annebbiamento mentale, dolori articolari e muscolari, nausea: le compagnie aeree, interpellate sul problema, affermano che in rarissime circostanze, l'aria immessa all'interno dei velivoli (cabina di pilotaggio inclusa) è inquinata da fumi prodotti dalla perdita degli oli lubrificanti. Alcune analisi condotte da medici e da ricercatori hanno rilevato la presenza di un composto del fosfato assai nocivo. E' una conclusione che mi riprometto di valutare, non appena sarà possibile, usufruendo di materiale inedito: per ora mi limito a ricordare che i casi di intossicazione potrebbero essere addebitati all'inalazione anche di bario e di altri veleni impiegati negli aerei come additivi. in taluni casi, piloti ed assistenti di volo non hanno potuto più operare a bordo degli aerei di linea.
Si accennava alla confusione mentale e alle amnesie provocate dal bario: si potrebbe consigliare l'assunzione di estratti di ginkgo biloba. Originario probabilmente della Cina e del Giappone, dove è coltivato da moltissimo tempo, il ginkgo è oggi diffuso anche in Europa, dove è messo a dimora nei parchi. Mentre in Occidente è albero ornamentale, in Estremo Oriente i semi, ricchi di amido, sono comunemente consumati dopo cottura o anche crudi. I semi, considerati cibo prelibato, si trovano sul mercato con la denominazione di giman. Il ginkgo è molto longevo, resiste al freddo, alla siccità, ai parassiti ed all'inquinamento. Le foglie contengono ginkgolidi ed il bilobalide che sono in grado di svolgere un'azione protettiva sulle strutture vascolari, tissutali e nei processi metabolici dell'organismo. Sono state poi dimostrate altre attività: stimolazione delle capacità mnemoniche e di apprendimento, incremento dell'irrorazione sanguigna soprattutto a livello del microcircolo cerebrale, inattivazione dei radicali liberi, antiaggregazione delle piastrine e neuroprotezione. Recenti studi hanno appurato che i gingkolidi sono utili nei pazienti affetti da Alzheimer.