30-07-2016
Il licopene è un carotenoide, presente in forti concentrazioni nel pomodoro, che mostra azioni biologiche molto interessanti. Come tutti i carotenoidi non è sintetizzato dall’organismo e pertanto deve essere assunto con la dieta. Il licopene fa parte del network antiossidante, che aiuta a prevenire lo stress ossidativo. In studi in vitro ha mostrato una capacità di disattivare l’ossigeno singoletto maggiore di quella di tutti i più comuni carotenoidi. Ulteriori evidenze indicano che il licopene colpisce altre specie reattive dell’ossigeno quali perossido di idrogeno e ossido di azoto. Degli oltre 600 carotenoidi conosciuti, il licopene è il carotenoide predominante nel plasma umano.
RIDUZIONE DEL RISCHIO DI TUMORE ALLA PROSTATA E ALTRI TIPI DI TUMORE
Il consumo di alimenti ricchi in licopene è correlato alla riduzione dello sviluppo di alcuni tipi di cancro (prostata, polmoni, tratto digestivo, esofago).
- PROSTATA: Secondo alcune indagini epidemiologiche, il consumo di pomodoro 2 o più volte alla settimana è associato alla riduzione del 34% del rischio di sviluppare cancro alla prostata. In uno studio clinico, 26 pazienti con cancro della prostata programmati per prostatectomia, sono stati trattati con 15 mg di licopene da pomodoro 2 volte al giorno per 3 settimane prima dell’intervento, risultando in un minore danno del DNA e una significativa riduzione del PSA sierico (18%). Vi sono alcune teorie riguardo al meccanismo d’azione con il quale il licopene possa supportare l’attività della prostata. La prima propone un’associazione tra licopene e fattore di crescita dell’insulina: alti livelli di questo fattore sono collegati a un maggiore rischio di cancro alla prostata. L’aumento del consumo di licopene è inversamente correlato ai livelli di fattore di crescita dell’insulina. Un altro meccanismo include l’inibizione della crescita tumorale e l’aumento della differenziazione delle cellule normali. Il licopene causa questa inibizione aumentando le giunzioni comunicanti (gap-junction) tra le cellule prostatiche sane. Le cellule prostatiche maligne con una decrescita o perdita di gap-junction crescono più lentamente delle cellule con una maggiore comunicazione. La teoria maggiormente accettata enfatizza l’effetto antiossidante del licopene, che agisce come scavenger dell’ossigeno singoletto. Il licopene si trova in alte concentrazione nelle cellule prostatiche e ciò potrebbe spiegare gli effetti specifici sulla prostata.
- POLMONE: Uno studio condotto su 14.000 statunitensi maschi e 3.000 norvegesi maschi, ha evidenziato che il consumo di pomodori oltre 14 volte al mese, rappresenta un fattore preventivo contro il rischio di sviluppare un cancro al polmone. I polmoni sono particolarmente vulnerabili al danno ossidativo e gli antiossidanti possono fornire protezione all’epitelio respiratorio e alla parete alveolare. L’aggiunta di licopene alla dieta riduce in maniera sostanziale la metaplasia squamosa nicotina-indotta, un’alterazione precancerosa delle cellule di furetto esposte al fumo di sigaretta. Secondo un’analisi di alcuni studi caso-controllo, vi sono evidenze di un’associazione protettiva tra aumento del consumo di pomodoro e cancro al polmone.
IPERTROFIA PROSTATICA BENIGNA (IPB)
In una recente rassegna epidemiologica, alti livelli di licopene, insieme con zinco e vitamina D, hanno mostrato un’associazione con la riduzione del rischio di IPB. In uno studio pilota 40 uomini, 40-70enni, con iperplasia prostatica benigna, hanno assunto 15 mg di licopene al giorno per 6 mesi. I risultati hanno mostrato che nei soggetti che assumevano licopene l’ingrandimento prostatico si era fermato, mentre nel placebo era proseguito.
SALUTE CARDIOVASCOLARE
Numerosi studi epidemiologici indicano una minore incidenza di malattie cardiovascolari nei soggetti che seguono diete ricche di pomodori e/o licopene. Da uno studio prospettico condotto su 40.000 donne statunitensi di mezz’età, è emersa una correlazione positiva tra alto consumo di pomodori, o alte concentrazioni plasmatiche di licopene, e basso rischio di malattie cardiovascolari (riduzione del 34%), compresi infarto del miocardio, ictus, rivascolarizzazione e morte per malattie cardiovascolari. Secondo i risultati di un’analisi prospettica caso-controllo nidificato condotta su circa 22.000 medici statunitensi, l’aumento dei livelli ematici di carotenoidi, in particolare di alfa-carotene, beta-carotene e licopene, è associato alla riduzione del rischio di ictus.
FOTOPROTEZIONE CUTANEA
Il licopene, come tutti i carotenoidi, grazie alla sua potente attività antiossidante, protegge la cute dagli effetti dannosi della luce ultravioletta, trovando applicazione nella prevenzione delle scottature e del photoaging. Esperimenti su uomini esposti alle radiazioni ultraviolette, mostrano che la supplementazione di licopene mitiga il danno ossidativo alla pelle. Il licopene può essere considerato una protezione orale solare moderatamente attiva. In congiunzione con le creme solari, contribuisce a rinforzare le difese dell’organismo contro i danni UV-indotti, la cui efficacia permane anche in assenza di crema solare protettiva o quando l’effetto è terminato.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15006906