5 BUONI MOTIVI PER CURARSI CON LE ERBE.

23-05-2014

1. Dal punto di vista curativo, quando si assume una pianta non si usufruisce dell’effetto di un unico principio attivo, come nel caso delle medicine tradizionali, ma ci si avvale dell’azione sinergica di un insieme di principi attivi, contenuti nel fitocomplesso della droga (parte della pianta utilizzata). Questo comporta la drastica diminuzione o la totale assenza di effetti collaterali o indesiderati (quelli riportati sui foglietti illustrativi dei medicinali). Sul lungo termine, infatti, soprattutto per le suddette malattie psicosomatiche, l’assunzione delle medicine costituite da un unico principio attivo potenziato in laboratorio, provoca fenomeni di accumulo, sensibilizzazione e intossicazione degli organi emuntori, come fegato, reni e pelle. Le piante invece agiscono per sinergia del proprio fitocomplesso cioè i principi attivi in esso contenuti, lavorano insieme per produrre un risultato non ottenibile singolarmente, modulandosi l’un l’altro, senza provocare effetti collaterali. Inoltre per quanto riguarda l’assimilazione soprattutto nel caso di vitamine e sali minerali, quando sono di origine vegetale, vengono assorbiti molto meglio dal nostro organismo, rispetto a quelli creati e formulati in laboratorio. Ad esempio il ferro che proviene dalla spirulina, è subito riconosciuto e assimilato dal nostro corpo, perché dopo essere stato lavorato per sé dall’alga, questa ce lo restituisce in una forma immediatamente disponibile.

2. Dal punto di vista etico, i prodotti naturali che si trovano in erboristeria, soprattutto quelli cosmetici, non vengono testati sugli animali. In questo modo si evitano inutili sofferenze e crudeltà agli animali, dovute alla vivisezione. Inoltre una pianta non può essere brevettata, perché è un essere vivente e non è un’invenzione, a meno che non sia manipolata geneticamente. Se così fosse, i prodotti naturali non sarebbero più l’ambito d’azione della fitoterapia, ma dell’ingegneria genetica e dell’industria farmaceutica, che hanno l’esigenza di poter inventare piante da brevettare, per motivi economici.

3. Dal punto di vista ambientale: l'aumento numerico di coloro che decidono di curarsi con le erbe comporta un maggiore incremento della coltivazione di piante officinali in vaste aree geografiche per soddisfare la richiesta, o il mantenimento di zone incontaminate per quelle cosiddette spontanee. Inoltre, i cosmetici naturali sono privi di agenti schiumogeni e altre sostanze inquinanti.

4. Dal punto di vista dell’individuo, curarsi con le erbe, significa riscoprire l’unicità del singolo.
Noi siamo tutti diversi, reagiamo alla vita in modi differenti e anche i disturbi di cui soffriamo vengono gestiti dal nostro organismo in maniera differente e del tutto soggettivo. Andare in erboristeria significa affermare tutto questo e sapere che per ogni persona esiste un rimedio appropriato.

5. Dal punto di vista culturale, quando si parla di fitoterapia non si intende soltanto la medicina alternativa o non convenzionale, ma di vero e proprio metodo terapeutico in grado di curare malattie specifiche, elaborato nel corso di millenni di pratica medico-erboristica. Scegliendo di curarsi con le erbe si sostiene la nostra Medicina Tradizionale Mediterranea che come tutte le etnomedicine, rientra nel patrimonio culturale del nostro territorio.

Bonus William Hill
Bonus Ladbrokes

Copyright © 2014-2024 Naturopata Angelo Ortisi - Tutti i diritti riservati.

Powered by Warp Theme Framework
Premium Templates