30-01-2016
La vitamina B2, o riboflavina, è una vitamina idrosolubile del gruppo B, che viene rapidamente assorbita dal tratto gastrointestinale e, a causa della sua facile escrezione, difficilmente immagazzinata nell’organismo. La vitamina B2 si trasforma per il 75% in flavin-adenindinucleotide (FAD) e per il 25% in flavin-mononucleotide (FMN). Funzionando da trasportatori dell’ossigeno, questi due composti rivestono un ruolo fondamentale nella degradazione di vari substrati e intervengono nelle reazioni ossidoriduttive, entrando in questo modo a far parte della catena respiratoria. La vitamina B2 partecipa a numerose reazioni cellulari essenziali per produrre energia e per consentire il normale metabolismo di zuccheri, grassi e proteine.
La riboflavina è particolarmente legata al metabolismo delle proteine e la sua carenza può provocare la riduzione della loro sintesi: per questo motivo viene definita “vitamina della crescita”. Intervenendo nelle reazioni di trasformazione di altri nutrienti (vitamina B6, acido folico, niacina e vitamina K) nelle loro forme biologicamente attive, un suo stato carenziale può provocare a cascata il deficit di altre vitamine. Più che una vera e propria carenza, è maggiormente diffusa la cosiddetta carenza subclinica, riscontrabile in particolare in donne che utilizzano contraccettivi orali, bambini, diabetici, adolescenti e anziani. La vitamina B2 viene distrutta dalla luce e persa in considerevoli quantità nell’acqua di cottura degli alimenti.
MANIFESTAZIONI CUTANEE E PROBLEMI ALLE MUCOSE
Chiazze eritematose con successive ragadi agli angoli della bocca (cheiliti), dermatiti seborroiche nelle pieghe naso-labiali e glossiti, sono alterazioni che, trattate con riboflavina (soprattutto sotto forma di trattamento coadiuvante), possono migliore rapidamente.
ANTIOSSIDANTE
La riboflavina ha un’attività antiossidante, che deriva dal suo ruolo di precursore del FAD e come cofattore nella produzione del glutatione. La carenza di riboflavina incrementa la perossidazione dei lipidi e diminuisce la generazione del glutatione ridotto, che è necessario per il funzionamento dell’antiossidante glutatione perossidasi.
CATARATTA E PROBLEMI OCULARI
Uno studio caso-controllo ha trovato una rilevante riduzione del rischio (33-51%) di disturbi oculari in donne e uomini con maggiore apporto giornaliero di riboflavina, rispetto a quelli con una minore assunzione. Uno studio di prevalenza su 2.900 uomini e donne australiani, di 49 anni e oltre, ha evidenziato che la più alta assunzione di riboflavina era associata alla riduzione del 50% di incidenza di sviluppo della cataratta, rispetto ai soggetti che ne consumavano poca. In un recente studio su 408 donne è stato trovato che l’alto apporto di riboflavina con la dieta è inversamente associato al cambiamento dell’opacità del cristallino in 5 anni.
PROFILASSI DELL'EMICRANIA.
Secondo una recente teoria, il metabolismo alterato dell'ossigeno nei mitocondri cerebrali può essere implicato nella patologia dell'emicrania. Grazie al loro ruolo di trasportatori di ossigeno, FAD (flavin-adenin-dinucleotide) e FMN (flavin-mononucleotide) potrebbero essere utilizzati nella profilassi di questo disturbo. In uno studio in doppio cieco durato 3 mesi, condotto su 55 pazienti affetti da emicrania, la somministrazione di riboflavina (400 mg al giorno) ha riportato interessanti risultati rispetto alla durata degli attacchi e il numero di giorni di questa sindrome. Un altro studio clinico ha evidenziato che la supplementazione di 400 mg al giorno di riboflavina per 3 mesi è in grado di ridurre la frequenza media degli attacchi. Sebbene queste ricerche siano preliminari, i dati provenienti dalla maggior parte degli studi suggeriscono che la supplementazione di vitamina B2 potrebbe essere un'utile aggiunta alla terapia farmacologica di prevenzione dell'emicrania.
ABUSO DI ALCOLICI
Dati recenti indicano che il 50% dei soggetti che abusano di alcolici presenta una carenza di vitamina B2 (la quantità di tale nutriente viene misurata dalla ridotta attività del glutatione).