22-12-2018
La supplementazione controllata di acidi grassi omega-3, in popolazioni ad alto rischio cardiovascolare, esercita azioni positive e accertate (prevenzione secondaria). Molto meno chiari sono gli effetti in popolazioni a rischio, ma che non hanno ancora subìto eventi. Questo piccolo studio randomizzato, condotto in doppio-cieco verso placebo, aggiunge un dato chiaro, che merita di essere approfondito. Sono stati arruolati 20 maschi fumatori abituali (>5 sigarette/die) tra i 20 e i 48 anni, sani, a cui sono stati somministrati, in modo randomizzato per 6 settimane, 2 g/die di omega-3 oppure placebo. In seguito, lo schema è stato ripetuto cross over per ulteriori 6 settimane. Lo scopo: verificare gli effetti degli acidi grassi sulla capacità vasodilatatoria e fibrinolitica (dissoluzione dei trombi). Con test di stimolazione controllati, è stato così dimostrato che la vasodilatazione endotelio-dipendente, così come la concentrazione di t-PA (molecola fibrinolitica endogena) sono aumentate nei soggetti che avevano assunto omega-3 rispetto a placebo. L'effetto è stato significativo e dose-dipendente. Questi risultati suggeriscono che i benefici cardiovascolari degli omega-3 siano mediati anche dal miglioramento della fibrinolisi endogena e della funzione endoteliale, in soggetti ad alto rischio come gli uomini fumatori.