31-12-2018
L’astaxantina è un carotenoide presente in natura soprattutto nell’ambiente marino. Questo pigmento è prodotto, infatti, da alcuni tipi di alghe e plancton che rappresentano l’alimentazione di specie animali acquatiche quali gamberi, gamberetti, salmoni, trote e aragoste, alle quali conferisce varie gradazioni di colore rosa-rosso. L’attività antiossidante dell’astaxantina è stata testata in numerosi studi e si è dimostrata in alcuni casi più potente di quella della vitamina E e del beta-carotene. Ed è proprio in questa sua funzione che risiede il multiplo effetto protettivo contro i danni ossidativi nell’organismo.
ATTIVITA’ FOTOPROTETTRICE CUTANEA
L’eccessiva esposizione dei lipidi e dei tessuti alla luce, in particolare ai raggi UV, porta alla produzione di ossigeno singoletto e radicali liberi e a conseguenti danni ossidativi. I carotenoidi svolgono un importante ruolo nel proteggere i tessuti contro la fotossidazione mediata dai raggi UV, ragione per cui sono presenti in buone concentrazioni nei tessuti cutanei. In alcuni studi l’astaxantina ha dimostrato di essere più efficace del beta-carotene e della luteina nella prevenzione della fotossidazione lipidica UV-indotta. Un’eccessiva esposizione della cute non protetta alla luce solare può provocare, oltre che fotossidazione, scottature, infiammazione, immunosoppressione e invecchiamento fino alla carcinogenesi delle cellule cutanee. Studi preclinici hanno dimostrato che antiossidanti quali alfa-tocoferolo, acido ascorbico e beta-carotene, possono ridurre questi insulti alle cellule. Le ricerche indicano che l’astaxantina mostra un eccellente potenziale come fotoprotettore cutaneo orale.
PROTEZIONE OCULARE
Numerosi studi epidemiologici indicano che un alto consumo di carotenoidi, soprattutto luteina e zeaxantina, è associato alla riduzione del rischio di sviluppare cataratta e degenerazione senile della macula. Questi due pigmenti sono concentrati nella macula dell’occhio e la loro struttura è molto simile a quella dell’astaxantina, la cui attività antiossidante e protettiva è risultata maggiore di quella di luteina e zeaxantina. L’astaxantina non è stata isolata nell’occhio umano, tuttavia in uno studio in vivo ha mostrato la capacità di superare la barriera emato-encefalica e, come la luteina, di depositarsi nella retina dei mammiferi. È stato osservato che i fotorecettori retinici di animali nutriti con astaxantina sono meno danneggiati dalla luce UV e mostrano un recupero più veloce di quelli che non assumono astaxantina.
ATTIVITA’ CARDIOPROTETTIVA
L’astaxantina è veicolata nel sangue umano dalle lipoproteine VLDL, LDL e HDL. In test in vitro e in uno studio clinico la somministrazione di 3,6 mg/die di astaxantina per 2 settimane consecutive ha dimostrato di essere in grado di proteggere il colesterolo LDL dall’ossidazione. In modelli animali l’assunzione di astaxantina ha mostrato di aumentare il colesterolo HDL.
ATTIVITA’ ANTITUMORALE IN VIVO
Alcuni studi hanno evidenziato un’attività antitumorale dell’astaxantina nei mammiferi. È stato osservato un effetto protettivo dalla carcinogenesi della vescica, con la riduzione dell’incidenza di carcinoma alla vescica chimicamente indotto. Topi nutriti con un carcinogeno e astaxantina hanno mostrato una significativa riduzione nell’incidenza di differenti tipi di crescita cancerosa nella bocca rispetto a quelli nutriti solo con il carcinogeno. In seguito è stata osservata una diminuzione dello sviluppo di tumore del colon nei topi nutriti con astaxantina. In altri studi sono stati riscontrati medesimi risultati nei confronti del tumore alla mammella e alla prostrata.
MIGLIORAMENTO DELLA RISPOSTA IMMUNITARIA
L’astaxantina influenza in maniera significativa la funzione immunitaria in campioni in vivo e in vitro usando modelli animali. Aumenta in vitro la produzione di anticorpi dalle cellule di milza di topo e ripristina parzialmente le risposte dell’immunità umorale in topi anziani. Altri dati su animali evidenziano l’attività immunomodulante dell’astaxantina sulla proliferazione e sulle funzioni delle cellule immunocompetenti. Infine, studi su cellule ematiche umane in vitro hanno dimostrato il miglioramento della produzione di immunoglobuline in risposta a stimoli T-dipendenti indotto dall’astaxantina.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/10775364