03-01-2019
Una dose giornaliera di vitamina D3 migliora la funzione cardiaca in pazienti con insufficienza cardiaca cronica, secondo un progetto di ricerca quinquennale dell’Università di Leeds. Il Dr. Klaus Witte, della Facoltà di Medicina e consulente cardiologo presso il Leeds Teaching Hospitals NHS Trust che ha condotto lo studio, dice: “Questo è un passo avanti significativo. E’ stato dimostrato per la prima prova che la vitamina D3 può migliorare la funzione del cuore nelle persone con debolezza muscolare cardiaca, nota come insufficienza cardiaca. Questi risultati potrebbero rappresentare una differenza significativa per la cura dei pazienti“. La vitamina D3 può essere potenziata con l’esposizione alla luce solare, ma i pazienti con insufficienza cardiaca sono spesso carenti di questa vitamina anche durante l’estate. Lo studio, che è stato finanziato dal Medical Research Council, ha coinvolto più di 160 pazienti del Leeds che erano già in trattamento per insufficienza cardiaca con trattamenti standard tra cui beta-bloccanti, ACE-inibitori e pacemaker. I partecipanti sono stati invitati ad assumere una compressa di vitamina D3 o un placebo per un anno. Quei pazienti che hanno assunto la vitamina D3 hanno sperimentato un miglioramento della funzione cardiaca che non è stato osservata in coloro che hanno assunto un placebo. Cambiamenti nella funzione cardiaca sono stati misurati con un ecocardiogramma ed è stata misurata anche la frazione di eiezione ( la frazione di eiezione del cuore è la frazione o porzione di sangue che il cuore pompa (espelle) dal ventricolo sinistro (gittata ventricolare sistolica) a ogni battito cardiaco rispetto al volume telediastolico).
La frazione di eiezione di una persona sana è di solito tra il 60% e il 70%. In pazienti con insufficienza cardiaca, la frazione di eiezione è spesso significativamente compromessa. Nei pazienti arruolati nello studio la media della frazione di eiezione era del 26%. Negli 80 pazienti che hanno assunto vitamina D3, la funzione di pompaggio del cuore è migliorata dal 26% al 34%. Negli altri, che hanno assunto il placebo, non vi è stato alcun cambiamento della funzione cardiaca. Questo significa che per alcuni pazienti con malattie cardiache, l’assunzione regolare di vitamina D3 può ripristinare un ritmo cardiaco normale. Un aspetto fondamentale di questo studio è che i ricercatori hanno evitato l’utilizzo di integratori a base di calcio che possono causare ulteriori problemi nei pazienti con insufficienza cardiaca. L’insufficienza cardiaca colpisce circa 900.000 persone nel Regno Unito e più di 23 milioni in tutto il mondo. La condizione può colpire persone di tutte le età, ma è più comune nelle persone anziane, più della metà di tutte le persone nel mondo con insufficienza cardiaca sono di età superiore ai 75 anni.
http://www.eurekalert.org/pub_releases/2016-04/uol-vdi033116.php