07-01-2019
A sole due settimane di vita è morta dopo aver contratto il virus dell’herpes simplex a causa di un bacio. La piccola Kiara si è ammalata in pochissimo tempo e per lei non c’è stato nulla da fare: dopo quattro giorni in ospedale, l’herpes neonatale ha avuto la meglio. Lo annunciano i genitori, Kelly Ineson, 30 anni, e Thomas Cummins, 26 anni, di Dewsbury, nel West Yorkshire, che ricordano quanto possano essere pericolosi i baci soprattutto di persone estranee su neonati il cui sistema immunitario è praticamente nullo.
“Nemmeno nei miei incubi peggiori avevo pensato che un bacio potesse uccidere mia figlia - ha raccontato la madre Kelly. I medici ci hanno detto che Kiara probabilmente ha contratto il virus attraverso il bacio di qualcuno. Siamo sempre stati attenti e non abbiamo permesso a nessuno che sembrava malato o che non avesse lavato le mani di avvicinarsi a lei”.
La bimba è stata ricoverata dopo 10 giorni dalla nascita a causa di una anomala perdita di peso. Dopo quattro giorni in cui lo staff medico non è riuscito a diagnosticare il virus, la neonata è andata in blocco renale e in sepsi, al punto che i dottori hanno optato per il coma indotto. Diagnosticato l’herpes neonatale, non c’era più nulla da fare e tenerla in vita avrebbe provocato danni al cervello irreversibili. Così, si è deciso di spegnere le macchine.
Purtroppo quello di Kiara non è il primo caso: l’infezione neonatale da HSV (herpes simplex virus) ha un’alta mortalità e una significativa morbilità (si stima da 1-3mila a 1-20mila nascite). Di solito è trasmesso durante il parto attraverso il tratto genitale materno infetto, ma può capitare anche portatori del virus non sanno di essere contagiosi e di essere in stretto contatto con un neonato. È per questo i pediatri raccomandano di non baciare i bimbi così piccoli: un neonato non ha ancora sviluppato un profilo immunologico ed è così più esposto a tutte le forme di infezioni e batteri.