06-12-2016
Nuove prove farmacologiche hanno dimostrato che gli alcaloidi della pianta sono in grado di determinare attività immunostimolante e immunomodulante che si traduce in un aumento della fagocitosi da parte dei macrofagi. I principi attivi dell’uncaria tomentosa risultano efficaci nel contrastare l’azione della DNA-polimerasi e della transcriptasi inversa implicati nella replicazione dei virus. E’ stata osservata anche un’azione antimutagenica che può essere attribuita ad un meccanismo antiossidativo che agisce inibendo la trasformazione di sostanze promutageniche in sostanze mutageniche. In un test antimutagenico in vivo si è notato che l’urina di soggetti fumatori ha un’attività mutagenica prima della sperimentazione, ma mostra una diminuzione netta del potenziale mutagenico dall’inizio della somministrazione di uncaria tomentosa fino ad otto giorni dopo la sospensione.