ACIDO FOLICO: LA VITAMINA ANTICANCRO.

24-09-2016

Alcuni studi condotti negli anni '70 dimostrarono che alcune cellule cervicali potenzialmente precancerose miglioravano se alla paziente venivano somministrate dosi elevate di acido folico. Nel 1986 i ricercatori del National Cancer Institute rilevarono bassi livelli di acido folico nel sangue di alcuni fumatori in cui erano state individuate delle cellule bronchiali che avrebbero potuto subire un'evoluzione cancerosa e nel 1988 i ricercatori dell’University of Alabama presentarono i risultati dei loro studi sugli effetti della somministrazione di acido folico in dosi elevate sulle lesioni polmonari potenzialmente precancerose individuate in alcuni fumatori. A quest'ultima serie di studi parteciparono 73 persone che fumavano parecchio da molto tempo e che presentavano lesioni bronchiali potenzialmente precancerose. A metà di loro furono somministrati 10 milligrammi di acido folico e 500 microgrammi di vitamina B12 al giorno e agli altri un semplice placebo. Dopo quattro mesi nel primo gruppo vi fu una notevole diminuzione dei pazienti che presentavano lesioni bronchiali sospette. Un insufficiente apporto di questa sostanza può non soltanto predisporre all'evoluzione cancerosa le cellule polmonari dei fumatori, ma anche favorire lo sviluppo delle altre tipologie tumorali. Un ricercatore dell'Università del Vermont, per esempio, selezionò in vitro alcune cellule del melanoma del topo e provocò in esse una carenza di acido folico, poi le iniettò in alcuni topi e constatò che erano in grado di diffondersi molto più rapidamente di quelle con livelli normali di acido folico e che tale capacità persisteva anche dopo la somministrazione di questa sostanza. In altre parole, nel periodo in cui l'apporto di questa sostanza era stato insufficiente era successo qualcosa di irreversibile: si erano forse verificate alcune fratture dei cromosomi. I cromosomi umani presentano infatti 51 punti particolarmente fragili e le fratture che si possono verificare in 20 di essi sono associate a vari tipi di cancro: certe cellule cresciute in vitro si sono rivelate di gran lunga più soggette a frattura cromosomica quando non hanno un adeguato apporto di acido folico. L'assunzione di questa sostanza per via orale sembra quindi essere in grado di prevenire queste fratture e di ridurre le probabilità che si possa instaurare un processo canceroso.

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