08-02-2017
Da millenni tutti i popoli della terra si servono delle erbe per combattere le infezioni e per migliorare le condizioni di salute e un sempre maggior numero di ricerche sta dimostrando gli effetti benefici delle erbe sulla funzionalità del sistema immunitario. L'erba più diffusa in Occidente per potenziare il sistema immunitario è l'echinacea, di cui esistono due specie, l'Echinacea angustifolia ed Echinacea purpurea, entrambe dotate di notevoli effetti immunostimolanti. L'echinacea potenzia il sistema immunitario e il timo (la ghiandola più importante di tale sistema) in molti modi, probabilmente perchè contiene una vasta gamma di principi attivi. Gli estratti della radice di echinacea hanno un'azione simile a quella dell'interferone e agiscono direttamente contro il virus dell'influenza, dell'herpes e della stomatite vescicolare. I principali componenti immunostimolanti dell'echinacea sono grandi polisaccaridi come l'inulina, che attiva la via alternativa del complemento (uno dei meccanismi di difesa non specifici) e aumenta la produzione di sostanze che attivano i macrofagi. Il risultato è un incremento di molti parametri immunologici fondamentali: produzione di cellule T, fagocitosi macrofagica, combinazione degli anticorpi, attività delle cellule natural killer e livelli di neutrofili circolanti. In vitro i polisaccaridi dell'echinacea riescono a distruggere le cellule tumorali e inibiscono le infezioni da Candida albicans nei ratti infettati con un'iniezione endovenosa di una dose letale di questo fungo. L'echinacea contiene anche altre sostanze, quali gli alchilammidi liposolubili (che hanno dimostrato di avere un effetto stimolante ancora maggiore sulla fagocitosi macrofagica) e i derivati dell'acido caffeico, che sembrano contribuire anch'essi al suo effetto immunostimolante.
L'echinacea rafforza il sistema immunitario anche nelle persone sane. La somministrazione per bocca di estratto di radice di Echinacea purpurea a volontari sani di sesso maschile per cinque giorni consecutivi, per esempio, ha determinato un aumento del 120% della fagocitosi leucocitaria. In un altro studio su volontari sani di età compresa tra 25 e 40 anni, l'estratto alcolico di Echinacea purpurea ha determinato un aumento del 30-40% della fagocitosi di Candida albicans e ha fatto salire del 30-40% la migrazione dei globuli bianchi verso la sede dell'infezione. Oltre all'effetto immunostimolante, l'echinacea previene la diffusione dei batteri inibendo la produzione di un enzima, la ialuronidasi, che i batteri secernono per superare la prima linea di difesa dell'organismo, ovvero le membrane protettive come la pelle o le mucose. Attualmente esistono oltre 300 prodotti a base di echinacea in commercio e sulla composizione chimica e le applicazioni cliniche di quest'erba sono stati condotti più di 400 studi scientifici. Gli studi clinici hanno dimostrato che l'echinacea è efficace in molte patologie infettive tra cui l'influenza, il raffreddore, le infezioni delle prime vie respiratorie e dell'apparato urogenitale. In generale, l'echinacea sembra essere utile in quasi tutti i casi di infezione.