08-02-2019
Acne, un problema antiestetico e fastidioso che in alcuni casi si consiglia di trattare con l’uso di creme a base di eritromicina (antiobiotico). Un recente studio ha però scoperto come una combinazione tutta naturale sia addirittura più efficace dei rimedi tradizionali. Gli antibiotici che sopprimono il Propionibacterium acnes, batterio Gram-positivo collegato ad alcune patologie a carico della cute (come appunto l'acne), sono il trattamento standard per questa problematica ma stanno diventando sempre meno efficaci, a causa della comparsa di ceppi resistenti. Ecco allora che possono venire in aiuto alcune piante dall’azione antimicrobica da utilizzare in alternativa alle creme antibiotiche.
Uno studio di Skin lab, Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari, ha voluto verificare l'efficacia anti-acne di una nuova crema a base di tre estratti naturali, nello specifico di propoli, tea tree oil e aloe vera, confrontandola con la crema di eritromicina e con un placebo. A questo scopo sono stati selezionati 60 pazienti con acne vulgaris, da lieve a moderata, divisi casualmente in tre gruppi: il primo trattato con crema contenente propoli al 20%, tea tree oil al 3% e aloe vera al 10% (PTAC), il secondo con crema al 3% di eritromicina (ERC) e il terzo con un placebo. Le risposte al trattamento sono state valutate a 15 e 30 giorni, contando le lesioni dell'acne attraverso misurazioni non invasive e macrofotografia. Si è visto così che il primo e secondo gruppo avevano avuto risultati diversi dal placebo mostrando una buona riduzione delle lesioni. La vera sorpresa è stata però che la formulazione di PTAC era risultata migliore dell'ERC nel ridurre cicatrici da eritema, indice di gravità dell'acne e conta totale delle lesioni.