25-06-2014
Altro che finte malate. Le pazienti colpite da improvvisi mal di pancia o prolungate stipsi non sono vittime della loro stessa ansia. Un team di ricercatori americani e canadesi arriva in soccorso di chi è affetto da colon irritabile. Non sono l'umore o le preoccupazioni le cause prime dei loro sintomi, tra i quali fastidiosi attacchi di diarrea, ma un meccanismo cerebrale, oggettivo e diagnosticabile, che rende più sensibili i soggetti con la cosiddetta sindrome dell'intestino irritabile. Lo sostengono sulla rivista Gastroenterology, Emeran Mayer e colleghi dell’Università della California di Los Angeles e della McGill University in Canada che hanno usato sofisticati sistemi di scansione cerebrale per confrontare 55 donne con la malattia e 48 donne sane. Le prime hanno centri nervosi iper-vigili rispetto ai segnali intestinali e controllano meno le emozioni collegate, ma tra i due gruppi non è stata rilevata nessuna differenza rispetto alle aree nervose dell'ansia e della depressione. Sfatato il mito di una malattia con origine psicologica, i ricercatori affermano che queste donne hanno un modello cerebrale che amplifica le sensazioni dell'area addominale. Un simile fenomeno si ha anche in altre malattie croniche, come la fibromialgia, in cui il dolore fisico risulta accentuato.