13-02-2019
Livelli di energia più elevati, migliore concentrazione e minore prevalenza dei sintomi della depressione: le noci non sono solo una preziosa fonte di sali minerali, come magnesio, potassio e calcio, e di proteine vegetali, ma costituiscono anche un toccasana per chi ha l’umore a pezzi. E ciò varrebbe soprattutto per le donne. Lo afferma un nuovo studio epidemiologico della Scuola di Medicina David Geffen dell’Università della California di Los Angeles, secondo cui il consumo di questo tipo di frutta secca potrebbe essere associato a una minore prevalenza e frequenza di sintomi di depressione tra gli adulti. Dopo aver analizzato i dati alimentari di 26mila persone, i ricercatori hanno scoperto che i punteggi di depressione erano inferiori del 26% per i consumatori di noci e dell’8% inferiori per i consumatori di altri tipi di frutta secca, rispetto a quelli che non consumavano affatto noci.
Gli studiosi hanno esaminato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey (NANHES), che attinge a un ampio campionamento della popolazione statunitense. Più di 26mila adulti americani sono stati interrogati circa il loro apporto alimentare nel corso di uno o due giorni, nonché i sintomi della depressione nelle ultime due settimane. Utilizzando un questionario, i partecipanti hanno valutato la frequenza con cui hanno sperimentato fattori quali scarso interesse nel fare le cose, difficoltà a dormire o dormire troppo, sentirsi stanchi o avere poca energia e difficoltà a concentrarsi sulle cose. Secondo i risultati, i consumatori di noci - con un consumo medio di 24 grammi al giorno - avevano maggiori probabilità di avere maggiore interesse nelle attività, livelli energetici più elevati, minore stato di “disperazione”, migliore concentrazione e maggiore ottimismo. In più, l’effetto benefico - legato agli specifici elementi nutrizionali delle noci, come gli acidi grassi polinsaturi - contro i sintomi della depressione risultava essere più forte nelle donne (32% contro il 21% degli uomini), che in genere hanno maggiori probabilità di sperimentare la depressione e di consumare farmaci antidepressivi.
“Le noci sono state precedentemente studiate per il loro ruolo nella salute cardiovascolare e cognitiva, e ora vediamo un'associazione con i sintomi della depressione - ciò fornisce un'altra valida ragione per includerle in un piano alimentare sano”, ha spiegato la professoressa Arab. Come per qualsiasi ricerca scientifica, dovrebbero essere prese in considerazione alcune limitazioni dello studio. Ai partecipanti è stato chiesto delle loro scelte dietetiche nel corso di uno o due giorni, il che potrebbe non essere rappresentativo dei normali modelli di consumo. La depressione può anche cambiare l’appetito tipico e i comportamenti alimentari. Inoltre, a causa della natura trasversale dello studio, i risultati non possono dimostrare il rapporto di causa-effetto. Per questo lo studio dovrà essere confermato da ulteriori indagini, ma ciò non toglie che noci e frutta secca in generale, mangiate regolarmente e in quantità non eccessive, rimangono uno degli alimenti più salutari.