25-02-2019
Conosciamo ormai le innumerevoli proprietà dello zenzero, spezia preziosa e dall’inconfondibile sapore. Nonostante si tratti di un rimedio naturale, non bisogna però sottovalutare le possibili controindicazioni. A volte non si pensa che anche consumare zenzero, soprattutto quotidianamente e ad alte dosi (ad esempio nel caso degli integratori), ci espone al rischio di controindicazioni o di trovarci alle prese con spiacevoli effetti collaterali. Le potenti doti dello zenzero possono infatti, in alcuni casi e situazioni specifiche, ritorcersi contro di noi esponendoci a rischi per la salute. Vi consiglio quindi, prima di ricorrere sistematicamente all’uso di zenzero, di chiedere il parere a un esperto. Ma quando dovremmo evitare di consumare la radice di zenzero e ancor di più gli estratti e integratori a base di questa spezia?
1. DISTURBI DEL SANGUE
Nel caso si soffra di alcune condizioni del sangue come l'emofilia (in cui la coagulazione del sangue non avviene correttamente), la capacità dello zenzero di fluidificare ulteriormente il sangue può essere pericolosa ed andare a peggiorare la propria situazione. Anche un piccolo taglio, in questi casi, può generare una grave emorragia.
2. ASSUNZIONE DI FARMACI
Un farmaco è formulato per trattare un sintomo specifico ed è progettato per funzionare in un certo modo nel corpo. I farmaci hanno, ovviamente, specifiche avvertenze e potenziali effetti collaterali. Poiché la radice di zenzero ha, a tutti gli effetti, proprietà medicinali, alcuni farmaci non sono compatibili con la sua assunzione. Chi assume farmaci quindi, per evitare qualsiasi rischio, è bene che legga con attenzione i foglietti informativi e discuta la possibilità di assumere o meno zenzero con il proprio medico. Lo zenzero è un anticoagulante naturale e riduce la pressione sanguigna, regolando anche la glicemia. Preso insieme a farmaci dalla stessa azione è estremamente pericoloso. Non deve quindi mai essere assunto con anticoagulanti, beta-bloccanti, aspirina o insulina.
3. GRAVIDANZA
La tisana di zenzero, o masticare un pezzetto di radice fresca, può aiutare ad alleviare la nausea e il vomito tipiche dell’inizio della gravidanza. Dopo il primo trimestre, però, la spezia dovrebbe essere assunta raramente e in dosi molto piccole (se non evitata del tutto) perché può indurre contrazioni uterine. Questo, a sua volta, può portare ad un parto prematuro o un aborto spontaneo. Nel caso si superi la data prevista del parto, invece, potrebbe essere un rimedio naturale da valutare per far partire il travaglio.
4. ESSERE SOTTOPESO
Lo zenzero stimola la digestione e per questo è particolarmente efficace contro il mal di stomaco e altri problemi gastrointestinali. Chi è significativamente in sottopeso, è meglio che rallenti un pò la digestione per poter assimilare il maggior numero possibile di nutrienti dal cibo che mangia, lo zenzero invece velocizza il tutto. Ci sono poi altri composti nella radice di zenzero che possono aumentare il metabolismo e promuovere la perdita di peso. Va da sé che chi è già troppo magro non beneficerà affatto di tali proprietà.
5. COME SOSTITUIRE LO ZENZERO
Se ti trovi in una di queste categorie, ci sono altre spezie che puoi usare per il loro sapore o per sfruttarne le proprietà medicinali. Per il gusto, prova a sostituirlo con la paprika (peperoni essiccati macinati) o il pepe di Cayenna. La paprika si può trovare in diverse varietà, piccante o dolce. Questa contiene i vari nutrienti di un peperone intero ed è molto versatile in cucina. Con notevoli quantità di ferro, vitamine A, B6 ed E, la paprika ha molto da offrire. Inoltre, uno dei fitonutrienti antiossidanti presenti in questa spezia è la capsaicina, un agente antinfiammatorio noto per essere attivo sul sistema digestivo. Puoi anche provare il cardamomo, spezia dal caratteristico aroma e sapore. La sua capacità di neutralizzare l’acido, tra l’altro, ne fa un altro buon rimedio digestivo.
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