MAL DI TESTA: ECCO PERCHE’ L’ERRATA ALIMENTAZIONE È LA CAUSA PRINCIPALE.

03-03-2019

C’è un rinomato neurologo in America che ai pazienti che varcano la porta del suo studio chiedendo aiuto per liberarsi dal mal di testa cronico, prescrive loro una dieta priva di glutine e latticini. Se possiamo facilmente comprendere quanto un periodo di forte stress o la mancanza di riposo possano causarci mal di testa, certo facciamo fatica a mettere in relazione questo fastidioso disturbo con le nostre abitudini alimentari. Eppure David Perlmutter, questo il nome del neurologo, ha liberato e sta liberando dal mal di testa, centinaia di pazienti grazie all’adozione di un’alimentazione priva di glutine.
Chi ne è tormentato spesso gira da un medico all’altro, assume e prova più tipi di farmaci, si sottopone a TAC, risonanze magnetiche al cervello con scarso risultato se non quello di dare un nome scientifico al proprio dolore: cefalea. La medicina infatti è unanime nell’affermare che non esiste né una cura né farmaci risolutivi per il mal di testa, ma che sono solo in grado di alleviare i sintomi di dolore. È poco consolatorio però sapere se si soffre di cefalea da sinusite o a grappolo o se si è vittima di emicrania, una forma più dolorosa e spesso accompagnata da nausea, vomito, sensibilità alla luce e ai rumori. Un’altra forma di mal di testa che ci può venire diagnosticata è quella tensiva dovuta all’infiammazione del nervo trigemino posto sotto le vertebre della cervicale. Il maggior responsabile in questo caso è lo stress e la tensione che si accumula nel collo, ma errate abitudini alimentari contribuiscono a tenere alta l’infiammazione.
Spesso i medici, poco esperti di alimentazione, non riescono a capire l’origine di cefalee ed emicranie. La medicina attuale continua così a concentrarsi solo sulla cura dei sintomi e le case farmaceutiche fanno a gara ad immettere sul mercato il dolorifico più efficace e soprattutto più veloce nel far cessare il fastidioso disturbo. Perché, qualsiasi tipo di mal di testa ci assale, è nostro desiderio che passi nel breve tempo possibile. In Italia circa 26 milioni di italiani soffrono di una delle 13 tipologie di cefalee identificate che gli esperti del settore hanno suddiviso in primarie e secondarie. Le primarie colpiscono il 90% delle persone sofferenti e, quando non si è riusciti ad individuare una causa precisa, nove volte su dieci, afferma David Perlmutter nel suo libro “La dieta intelligente”, questa potrebbe essere una sensibilità al glutine non diagnosticata.
In una ricerca condotta nel 2012 da ricercatori del Columbia University Medical Center di New York, è emerso che nel gruppo di studio, il mal di testa cronico colpiva:

• Il 56% delle persone sensibili al glutine pur essendo risultate positive al test della celiachia.
• Il 30% delle persone affette dal morbo celiaco.
• Il 23% delle persone che soffrivano di infiammazione cronica a livello intestinale.
• Il 6% delle persone sane appartenenti al gruppo di controllo.

Questi dati sono sufficienti ad indicarci come una risposta al mal di testa possa darla l’alimentazione e come questo disturbo abbia origine il più delle volte nell’intestino, organo maggiormente sofferente e che più accusa i colpi dell’alimentazione moderna, basata su un eccessivo consumo di carboidrati. È sufficiente eliminare il glutine dalla propria dieta per veder ridurre notevolmente la frequenza dei mal di testa ed in molti casi assistere alla scomparsa totale. È ciò che afferma la responsabile della ricerca, la Dottoressa Alexandra Dimitrova. Lo stretto legame tra glutine e mal di testa non è sfuggito nemmeno ad Alessio Fasano, il gastroenterologo pediatrico di fama mondiale e fondatore del centro di ricerca per celiaci presso il Massachussets General Hospital for Children.
L’emicrania infantile infatti è in netto aumento e non è un caso che molti dei bambini che soffrono di mal di testa cronici, siano anche sensibili al glutine e che adottando una dieta gluten free, i sintomi spariscano. Lo testimonia uno studio condotto su 88 bambini celiaci con mal di testa che ha evidenziato come, adottando una dieta senza glutine, il 77,3% di essi abbia registrato un notevole miglioramento e tra questi, il 27,3% non presentasse più alcun sintomo se perseverava nella dieta. Lo stesso studio, condotto da ricercatori italiani, ha rilevato inoltre, come il 5% di bambini che soffrivano di mal di testa e che apparentemente non erano celiaci, in realtà lo fossero.

PERCHE’ IL GLUTINE FA VENIRE IL MAL DI TESTA?

Il mal di testa non è altro che un processo infiammatorio che colpisce il cervello. La barriera ematoencefalica, a differenza di quanto si credeva fino a poco tempo fa, è permeabile e dunque può essere attraversata dalle citochine infiammatorie e dalle esorfine, prodotto della digestione di cibi contenenti glutine. Gli studi sui danni al cervello di queste ultime, sono appena iniziati, ma tra gli studiosi è forte il sospetto che le esorfine non siano responsabili solo dell’effetto dipendenza verso i carboidrati.

COME FANNO CERTE SOSTANZE INFIAMMATORIE AD ARRIVARE AL CERVELLO?

Tutto ha origine nell’intestino e nel momento in cui questo diventa permeabile, gli interstizi tra le cellule si diradano, le pareti diventano “bucate” per intenderci, e lasciano passare nel flusso sanguigno gli scarti della digestione del glutine altamente infiammanti. Attraverso questa via giungono ovunque, anche nel cervello. In modo particolare è la gliadina, una proteina presente nel glutine, a favorire un intestino permeabile inducendo la produzione di un’altra proteina, la zonulina che regola la permeabilità intestinale. Un eccesso di zonulina, fa rilassare le giunzioni delle cellule intestinali che iniziano a non funzionare bene e a lasciar passare nel torrente sanguigno la stessa gliadina. A questo punto il sistema immunitario va in allarme e si attiva un processo di rivolta contro l’organismo stesso. I linfociti T reagiscono scatenando fenomeni infiammatori contro le proteine intruse ed iniziano ad attaccare diversi organi del corpo. Possono raggiungere anche il cervello provocando mal di testa.

NON È SOLO COLPA DEL GLUTINE

Tutti i carboidrati in genere sono i veri responsabili della sindrome “dell’intestino bucato”. Un’alimentazione basata principalmente su pane, pasta, pizza, dolci, cereali integrali compresi, alimenta fortemente la disbiosi, l’alterazione dell’equilibrio della microflora intestinale e di riflesso, un alto rischio di accusare emicranie. Bypassando le mucose intestinali, nel flusso sanguigno vengono scaricate citochine e vari agenti infiammatori che giunti al cervello, esercitano un’azione dilatativa dei vasi sanguigni presenti nel tessuto cerebrale. La vasodilatazione di questi tessuti è la causa scatenante del mal di testa aumentando sia la sensibilità al dolore, sia il livello d’infiammazione.

GIROVITA E MAL DI TESTA

Anche questa associazione può sembrare strana, ma l’aumento del nostro girovita è direttamente proporzionale all’aumento del rischio di mal di testa cronici. Negli ultimi anni ricercatori del Drexel University College of Medicine di Philadelphia, stanno lavorando e raccogliendo dati provenienti dall’analisi di oltre ventiduemila partecipanti di età compresa tra i venti e cinquantacinque anni. La ricerca sta evidenziando come il grasso addominale in eccesso sia associato ad un aumento significativo dell’emicrania che nelle donne si traduce in un 30% di probabilità in più. Il grasso addominale infatti si comporta come una vera e propria ghiandola ormonale e secerne sostanze pro infiammatorie che danno origine a numerose manifestazioni di infiammazione in tutto il corpo, emicranie comprese.

EMICRANIE ED ECCESSO DI ISTAMINA NEL SANGUE

Il nostro sistema di difesa si basa sull’equilibrio tra le funzioni dei Th1 e Th2, linfociti regolatori della risposta immunitaria. Un equilibrio che oltre ad essere messo in pericolo da un consumo eccessivo di carboidrati, lo è anche da un eccesso di istamina nel sangue. L’istamina è una sostanza prodotta dalle cellule del sistema immunitario e dalle cellule nervose. È anche un neurotrasmettitore, aumenta l’attività dei neuroni e stimola una sovrapproduzione di linfociti Th2 e dei mastociti. Un eccesso di istamina nel sangue oltre che a scatenare allergie e intolleranze alimentari, è causa di infiammazione cronica e di mal di testa in quanto induce la vasodilatazione. Anche se l’organismo possiede enzimi per neutralizzare l’eccesso di istamina, il modo migliore per contrastare un’eccessiva produzione, è sempre quella di garantire una buona salute dell’intestino. Anche limitare cibi ricchi di istamina può contribuire a tenere lontano il mal di testa: attenzione ai formaggi stagionati, al cioccolato, al miele e vino, solo per citarne alcuni.

DISIDRATAZIONE E MAL DI TESTA

Può sembrare ancora più strano, ma spesso il mal di testa è sintomo di disidratazione dei tessuti cerebrali e introducendo almeno due litri di acqua calda al giorno, assunta lontano dai pasti, il disturbo scompare.

COME LIBERARSI DAL MAL DI TESTA?

Liberarsi dal mal di testa può essere facile se si adotta uno stile di vita sano. Ecco ciò che si può fare:

• rispettare un buon ciclo di sonno-veglia;
• perdere peso;
• fare attività fisica;
• tenere sotto controllo lo stress;
• eliminare il glutine;
• eliminare cibi industriali ricchi di conservanti e additivi;
• moderare i cibi ricchi d’istamina;
• bere un litro e mezzo/due litri di acqua calda lontano dai pasti;
• adottare un regime alimentare a basso contenuto di carboidrati;
• consumare grassi sani.

IN CONCLUSIONE

Anche se non è facile pensare che il nostro stile di vita e la nostra alimentazione possa essere la causa principale del nostro mal di testa, dovremmo sforzarci di ricordarcene. Se riduciamo tutti i fattori scatenanti l’infiammazione invece di ricorrere al primo medicinale che ci capita tra le mani, potremo esserne finalmente liberi.

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