29-03-2019
Una delle tossine maggiormente sospettate di essere un fattore causale è l'alluminio, poichè le biopsie delle placche degenerative nel cervello dai malati evidenziano valori molto alti di questo minerale tossico. Se l'alta concentrazione si sviluppi in risposta al morbo di Alzheimer o se sia alla radice delle lesioni non è ancora stato accertato, ma molti dati dimostrano che l'alluminio contribuisce in maniera significativa all'insorgenza della malattia. Uno studio su 356 individui sani ha dimostrato che la concentrazione di alluminio nel sangue aumenta con l'aumentare dell'età. Nei malati di Alzheimer i valori sono molto superiori sia a quelli degli individui sani sia a quelli di individui affetti da altri tipi di demenza, per esempio da alcol, aterosclerosi o ictus. Eliminare l'alluminio è utile, ma una volta che il morbo si manifesta è troppo tardi.
Da dove viene l'alluminio? Purtroppo si trova nell'acqua che beviamo, nel cibo che mangiamo, negli antiacidi e nei deodoranti. L'alluminio presente nell'acqua potabile è in forma maggiormente biodisponibile e quindi potenzialmente tossica. Alcuni ricercatori hanno misurato l'assorbimento di alluminio dell'acqua del rubinetto aggiungendo una piccola quantità di alluminio solubile in forma radioattiva allo stomaco di alcuni animali e hanno scoperto che le tracce di alluminio assorbite in seguito a quell'unica esposizione entravano immediatamente nel tessuto cerebrale. Purtroppo l'alluminio non è presente nell'acqua solo naturalmente, ma anche come additivo (sotto forma di allume). Inoltre il calcio citrato assunto come integratore aumenta l'assorbimento dell'alluminio (ma non del piombo) da acqua e alimenti. Sono dati che fanno paura.
Ma si può fare qualcosa? Certamente: evitare con scrupolo al limite del fanatismo ogni fonte di alluminio. Sebbene io non abbia trovato nessuno studio specifico al riguardo, è sconsigliato prendere antiacidi contenenti alluminio. Milioni di persone prendono antiacidi senza prescrizione medica contro bruciore di stomaco, mal di stomaco e ulcera. Dal momento che molti di questi farmaci contengono sali di alluminio per neutralizzare gli acidi gastrici (leggete il bugiardino), conviene non prenderli. Se in media assumiamo poco meno di 10 mg di alluminio al giorno da alimenti e acqua (molto di più nelle aree in cui l'acqua potabile è contaminata) prendere antiacidi contenenti alluminio equivale a decuplicare o addirittura centuplicare la dose. Altre fonti potenziali di allumino sono i deodoranti, l'argilla (sì, la tanto decantata argilla disintossicante è fatta di sali di alluminio, che dovrebbero essere inerti, ma non si sa mai), i cibi acidi cotti in pentole di alluminio o avvolti in fogli di alluminio (carta stagnola). C'è alluminio anche nei lieviti in polvere e nel sale da cucina, cui viene addizionato per evitare la formazione di grumi. Si può ridurre l'assorbimento di alluminio seguendo una dieta ricca di magnesio, poichè questo utile minerale compete con l'alluminio per l'assorbimento non soltanto a livello intestinale, ma anche della barriera ematoencefalica.