01-04-2019
Attenzione a bere caffè o tè troppo caldi: potrebbero alla lunga causare un tumore alla gola. Coloro che consumano regolarmente una di queste bevande a 60° C o di più, infatti, vedono aumentare il rischio di cancro all’esofago del 90%. È per questo che è meglio aspettare che si raffreddi. A lanciare l’allarme sono i ricercatori dell’Università Tehran, in Iran, il cui studio si aggiunge a una serie di ricerche che collegano le bevande calde alla malattia. Questa, però, è la prima volta che il collegamento è stato trovato in un’indagine su larga scala che ha seguito un campione di persone per molto tempo. Secondo gli scienziati, in pratica, l’acqua bollente irrita il rivestimento della bocca e della gola, il che può alimentare i tumori.
Il tumore dell’esofago è il nono tumore più frequente nel mondo e colpisce prevalentemente gli uomini dopo i 60 anni. L’esofago è il condotto attraverso il quale gli alimenti e i liquidi che ingeriamo passano dalla gola allo stomaco. Ha pareti interne rivestite di tessuto mucoso e circondate esternamente da un tessuto muscolare che, contraendosi all'atto della deglutizione, spinge il cibo verso il basso in direzione dello stomaco, al quale l’esofago è unito. Lo sviluppo di un cancro in questa zona è per lo più dovuto a una crescita sproporzionata delle cellule che rivestono internamente quest’organo, oppure delle cellule che formano le ghiandole che producono il muco (la mucosa che riveste l’esofago nel suo tratto terminale è ricca di ghiandole produttrici di muco). I sintomi possono includere difficoltà nella deglutizione, indigestione persistente o bruciore di stomaco, vomito subito dopo aver mangiato, perdita di appetito e perdita di peso.
Pubblicato sull’International Journal of Cancer, lo studio ha esaminato le abitudini di consumo di 50.045 persone di età compresa tra i 40 e i 75 anni che vivevano nel nord-est dell’Iran. Durante un periodo di follow-up dal 2004 al 2017, sono stati identificati 317 nuovi casi di cancro all’esofago: il rischio di carcinoma esofageo è aumentato a 2,4 volte tra coloro che bevevano regolarmente a 75° C quelle bevande. I ricercatori, guidati da Farhad Islami, hanno affermato che i risultati “rafforzano sostanzialmente” le prove esistenti del collegamento tra le bevande calde e il cancro all’esofago.
Diversi meccanismi potrebbero spiegare come l'assunzione di bevande calde porterebbe al cancro esofageo: per esempio, il calore potrebbe danneggiare l’esofago portando a un'infiammazione, che potrebbe danneggiare a sua volta il DNA e provocare la produzione di “carburante” di sostanze chimiche cancerogene. Oppure, potrebbe anche compromettere la sua capacità di agire come barriera alle tossine dannose dell’alcool e del fumo, per chi avesse queste cattive abitudini. Già nel 2016, l’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro (IARC) aveva classificato come probabile cancerogeno bere bevande molto calde sopra i 65° C. In Cina, Iran, Turchia e Sud America il tè viene tradizionalmente bevuto molto caldo - a circa 70° C, per cui questo studio aggiunge l’evidenza che l’assunzione di bevande più calde di 60° C può aumentare il rischio di cancro all’esofago.