09-04-2019
- I carotenoidi contenuti in alcuni cibi di origine vegetale sono una fonte fondamentale di provitamina A. Oltre alla ormai arcinota capacità di proteggere gli occhi, molte ricerche hanno dimostrato che le persone che consumano elevate quantità di carotenoidi hanno una ridotta mortalità per malattie croniche. Una ricerca recente svolta su oltre 63 mila persone ha messo in evidenza come nei maschi l’incidenza di fratture dell’anca diminuisce in modo proporzionale all’aumento di introito di carotenoidi. Sembra quindi che la provitamina A possa avere anche una funzione importante nel proteggere l’osso. Un ulteriore dato interessante è che l’effetto protettivo risulta maggiore nelle persone normopeso rispetto a quelle sovrappeso. Questa è un’ulteriore conferma che il mantenimento del peso forma ha molteplici implicazioni sulla salute e perfino sull’efficacia preventiva di interventi apparentemente non collegati al peso.
- Le fragole combattono efficacemente l'arteriosclerosi grazie alla loro potente azione antiossidante, che neutralizza l'effetto dei radicali liberi. A questa azione contribuiscono la carenza di grassi e di sodio (principali nemici della salute delle arterie) e l'alto contenuto di potassio, minerale che combatte l'ipertensione arteriosa. Il consumo regolare di fragole durante la primavera e nei primi mesi dell'estate, contribuisce a prevenire l'arteriosclerosi e a evitarne la progressione, perciò non devono mancare nella dieta di chi è a rischio di infarto del miocardio o di angina pectoris. Le fragole sono utili anche in caso di afflusso insufficiente di sangue alle arterie cerebrali o a quelle delle articolazioni inferiori.
- Il cavolo contiene vari glucosinolati, sostanze responsabili del suo sapore piccante e della sua azione anticancerogena. Uno di questi, un tempo chiamato goitrina, provoca un effetto dannoso, infatti impedisce l'assorbimento di iodio nella ghiandola tiroide e rallenta l'attività di questa ghiandola fondamentale (effetto antitiroideo). La goitrina è prodotta solo dall'azione di un enzima che si libera quando si schiaccia o si mastica il cavolo crudo, ma non compare nel cavolo cotto. È poco probabile che questa sostanza antitiroidea presente nei cavoli possa causare il gozzo, anche mangiando spesso cavolo crudo; per sicurezza, in caso di ipotiroidismo o di gozzo, si consiglia di evitare il consumo regolare di cavolo crudo.
- Recenti sperimentazioni hanno dimostrato che gli antiossidanti (in particolare vitamine C, E e semi d'uva rossa) proteggono i cheratinociti della cavità orale umana contro lo stress ossidativo e l'apoptosi cellulare e che i semi d'uva rossa forniscono una protezione considerevolmente maggiore di quella delle vitamine C ed E, usate individualmente o in associazione. Studi preliminari hanno avanzato l'ipotesi che i semi d'uva rossa possiedono attività citotossica selettiva nei confronti di particolari cellule tumorali umane (in maniera specifica sulle colture di cellule umane CRL 1739 dell'adenocarcinoma gastrico e le cellule umane A-427 del tumore al polmone) e che incrementi la crescita e la sopravvivenza delle colture di cellule sane.
- Il pomodoro esercita un'ottima azione alcalinizzante sul sangue ed è capace di neutralizzare e facilitare l'eliminazione dei residui metabolici, in maggioranza di tipo acido. È anche diuretico e favorisce la funzionalità dei reni. Consumato regolarmente, è un ottimo depurativo per il sangue in caso di gotta (eccesso di acido urico), insufficienza renale con aumento di urea nel sangue o intossicazione cronica, provocata da un'alimentazione a base di carne e proteine di origine animale.
- La radice della barbabietola è ricchissima di fibre vegetali, che favoriscono il passaggio del bolo nell'intestino e, soprattutto, riducono il livello di colesterolo nel sangue, perchè ne diminuiscono l'assorbimento intestinale. In un esperimento compiuto nell'Università del Minnesota (Stati Uniti), si è potuto dimostrare che 30 g di fibre di barbabietola al giorno, per tre settimane, abbassano il colesterolo totale di circa il 10%, una diminuzione superiore a quella ottenuta con altri tipi di fibre vegetali. Consumata frequentemente, la barbabietola è molto indicata per ridurre il livello di colesterolo.