02-05-2019
Vi ricordate lo studio di Seralini pubblicato sulla rivista scientifica Food and Chemical Toxicology? Dimostrava l’esistenza di un legame tra mais geneticamente modificato della Monsanto e il tumore nei topi. Ora la stessa rivista ritratta ciò che ha pubblicato e la ritrattazione arriva dopo mesi e mesi di pressioni e…di cos’altro? Lo studio di Seralini aveva riscontrato che i topi alimentati con mais modificato geneticamente del tipo Monsanto NK603, con e senza abbinamento con l’erbicida Roundup sempre della Monsanto, presentavano una maggiore incidenza di tumori e una più alta mortalità. Ebbene, secondo quanto riportato dall’Activist Post, nel febbraio 2013 la rivista Food and Chemical Toxicology assume un ex dipendente della Monsanto, Richard Goodman (programm manager Monsanto dal 1997 al 2004), per la revisione delle pubblicazioni sulle biotecnologie. Il 19 novembre scorso la rivista annuncia la sua decisione di ritrattare lo studio pubblicato affermando che i risultati erano inconclusivi poiché non erano stati presi in considerazione abbastanza topi e il tipo di topi non era adeguato. Ma il laboratorio indipendente cui Seralini si è appoggiato ha sottolineato come lo studio di Monsanto, pubblicato sulla stessa rivista per dimostrare la sicurezza dei prodotti della multinazionale, “era stato condotto con lo stesso tipo e numero di topi”. Sono poi emerse anche altre debolezze nello studio di Monsanto; per esempio “i confronti sono fasulli poiché il mangime per i topi del gruppo di controllo era contaminato con ogm a dosi paragonabili a quelle dei topi trattati”. Anche il network europeo degli scienziati (ENSSER) ha pubblicamente condannato la condotta della rivista, ammonendo riguardo il livello di corruzione e definendolo “un abuso in flagrante della scienza” che “diminuirà la fiducia pubblica nella scienza stessa”. L’ENSSER ha accusato la rivista anche di avere violato “non solo i criteri per la ritrattazione che la stessa rivista ha sottoscritto, ma ogni standard di buona scienza”. E ha aggiunto che “i risultati che non piacciono vanno verificato non ignorati. E gli effetti tossici oltre al tumore e alla mortalità sono ben documentati". E ancora: "A decidere se i dati di Seralini sono conclusivi oppure no deve essere la scienza indipendente non un circolo segreto di persone”. L’industria del biotech ha una lunga storia di soppressione di qualsiasi scienza che dimostri che i prodotti ogm sono pericolosi. Il film The world according Monsanto rivela come ad esempio il dottor Arpas Pusztai venne tagliato fuori quando comparve alla televisione inglese rivelando le sue scoperte: la patata ogm provocava danni ad organi e sistemi dei topi e la crescita di cellule precancerose. E il dottor Ignacio Chapela che aveva scoperto come il mais ogm in Messico contaminasse quello convenzionale.