11-01-2017
Molte persone pensano che per il fatto di non presentare un'anemia perniciosa diagnosticabile, la vitamina B12 nella loro dieta sia sufficiente. In effetti, se non si sviluppa l'anemia perniciosa, molte persone non pensano affatto alla vitamina B12. Non è una di quelle vitamine di cui si parla tutti i giorni. I risultati della carenza di vitamina B12 possono non palesarsi per periodi di tempo abbastanza lunghi, secondo uno studio condotto dal dottor Oded Abramsky, membro del Dipartimento di Neurologia dell'Hadassah University Hospital e della Hebrew University Hadassah Medical School di Gerusalemme. Il dottor Abramsky sostiene che i risultati possono essere devastanti e irreversibili. Sul Journal of the Amercia Geriatrics Society, il dottor Abramsky ha descritto il caso di tre pazienti carenti di vitamina B12. Dallo studio di questi casi concludeva che "manifestazioni mentali o psichiatriche come apatia, fluttuazioni dell'umore, disturbi della memoria, paranoia o psicosi conclamate possono spesso precedere i mutamenti del sangue (anemia) di un certo numerto di anni". Inoltre, possono sopravvivere alterazioni del sistema nervoso, con disturbi quali debolezza e dolore agli arti, attenuazione dei riflessi e delle percezioni sensoriali, cambiamenti della temperatura in alcune parti del corpo, difficoltà nella deambulazione, balbuzie e tremito degli arti.
Quello che è peggio, una carenza di vitamina B12 è qualcosa che anche al medico può sfuggire molto facilmente, o perchè non gli viene in mente di cercarla o perchè pur cercandola non la trova. Succede spesso che l'esame del sangue dia un livello normale e nessun segno di anemia: da qui l'errore diagnostico. Questa mancanza di parallelismo tra le condizioni del sangue e i sintomi del paziente, secondo il dottor Abramsky, rappresenta "la causa principale della mancata diagnosi precoce". Egli avverte tuttavia che "un precoce riconoscimento della carenza di vitamina B12 è importante, in quanto rende possibile una cura immediata. Altrimenti, il risultato finale di lesioni cerebrali o spinali potrà essere la demenza e la paraplegia, che possono diventarte completamente irreversibili se il trattamento è ritardato a causa di un errore di diagnosi". In parole semplici, se una carenza di vitamina B12 non è individuata nei primi stadi, può sfociare in danni mentali permanenti e nella paralisi.
Il metodo più sicuro per scoprire una carenza nascosta di vitamina B12 è l'uso del test di Schilling, che misura l'assorbimento reale della vitamina. Questo test consiste nel somministrare al paziente per via orale un quantitativo stabilito di vitamina B12 radioattiva, seguito da una dose per via endovenosa di vitamina B12 normale, in modo da facilitare il flusso della prima. Si misura quindi la radioattività nelle urine nelle 24 ore. La prova viene poi ripetuta, aggiungendo il fattore intrinseco, un composto mucoproteico di amminoacidi e di enzimi necessario per l'assimilazione della vitamina B12. Se il livello di vitamina B12 è basso e diventa normale con le somministrazioni del fattore intrinseco, il medico individua la carenza di vitamina B12 e la possibile insorgenza dell'anemia. Ciò che rende importante questa vitamina è il suo effetto sulla mielina, la guaina protettiva che ricopre il midollo spinale e altri elementi del sistema nervoso. Anche se la necessità di vitamina B12 è generalmente minima, se dalla dieta manca questa piccola quantità o è assorbita in modo improprio, il risultato può essere disastroso. La mielina comincia a disintegrarsi, aprendo la strada a danni del sistema nervoso e possibili psicosi.