04-05-2019
Ricercatori del Royal Infirmary di Edimburgo hanno scoperto che la somministrazione di una forma di niacina, definita da loro un analogo dell'acido nicotinico, è in grado di ridurre l'aritmia ventricolare (fluttuazioni nella rapidità e intensità del battito cardiaco) in pazienti appena usciti da un attacco cardiaco. In un articolo su Lancet il dottor Michael J. Rowe e i suoi collaboratori spiegano come il livello degli acidi grassi nel sangue aumenti di oltre il doppio nelle prime due ore dopo un attacco cardiaco: questo aumento degli acidi grassi può provocare una grave aritmia ventricolare, minacciando maggiori danni al cuore del paziente. Il dottor Rowe e la sua èquipe hanno trovato che la somministrazione dell'analogo di acido nicotinico entro cinque ore dall'attacco cardiaco porta a ridurre vistosamente il livello di acidi grassi nel sangue, diminuendo in misura significativa l'incidenza dell'aritmia cardiaca in questi pazienti. I ricercatori riferiscono inoltre di non aver osservato effetti collaterali di rilievo a seguito di tale trattamento; gli stessi rossori della pelle erano piuttosto rari. I possibili benefìci che possono derivare ai pazienti colpiti da attacchi cardiaci dal trattamento con acido nicotinico sono grandi. Esaminando sulla Medical Tribune i risultati di precedenti sperimentazioni cliniche con questa sostanza, il dottor Rowe esprimeva la speranza che l'analogo dell'acido nicotinico si sarebbe presto diffuso nella cura degli esiti di attacchi cardiaci.