05-05-2019
Dovunque si vada a cercare (enciclopedie, internet) la prima informazione che si legge riguardo all’amigdalina (o laetrile, o vitamina B17) è che la sua assunzione in qualunque forma è pericolosa. Addirittura, ho letto nel sito internet del Ministero della Salute quanto segue: “Talune segnalazioni, recentemente pervenute a questo ministero, riguardano la presenza di siti internet che propagandano, anche a scopo di vendita, l’utilizzo di semi ricavati da noccioli di albicocca, come metodo alternativo o complementare delle terapie convenzionali ai trattamenti antitumorali. I suddetti prodotti, secondo quanto riportato nei messaggi pubblicitari, conterrebbero un glicoside cianogeno denominato “amigdalina”, “laetrile” o “vitamina B17” il quale “possiederebbe particolari virtù terapeutiche nella cura dei malati affetti da tumori o patologie croniche”. Non ci sono evidenze scientifiche che dimostrino l’efficacia dell’amigdalina nel trattamento delle affezioni tumorali, mentre è invece conosciuta la loro tossicità, infatti è noto ormai da tempo che l’amigdalina contenuta nei semi delle albicocche, se ingerita in quantitativi superiori alle dosi tollerabili, può causare la morte di un individuo. In base al parere della food standard agency la quantità massima è di uno, massimo due semi al giorno”.
Io non voglio stare a sindacare sui motivi per cui scrivano tali menzogne, perché molti altri lo hanno già fatto prima di me, e sono scienziati e medici. La lettura del materiale disponibile su moltissimi siti vi sarà sufficiente per approfondire tali ragioni, e per capire ogni cosa. Quanto posso però fare è citarvi la seguente dichiarazione di un malato di cancro:
"io prendo l’amigdalina da ormai 8 mesi, e sono ancora vivo, non solo grazie all’amigdalina, ma sicuramente anche grazie ad essa. Essendo malato di cancro, le mie dosi terapeutiche sono state pari a 30 semi al giorno, più 3 grammi di amigdalina in pastiglie. Ora ne prendo solo 20 semi al giorno. Mia moglie prende 15 semi al giorno a scopo preventivo, e sta meravigliosamente bene. E così come noi ci sono migliaia di persone al mondo che assumono giornalmente amigdalina, sia a scopo preventivo che curativo (nei centri specializzati dove la iniettano per via endovena ai malati di cancro, anche fino a 9 grammi giornalieri), e nessuno di loro ha mai accusato alcun sintomo di intossicazione da cianuro. Siamo forse tutti “miracolati”? Forse sì, ma solo nel senso che siamo stati in grado di vedere oltre la cortina di fumo della “medicina ufficiale” e di procedere oltre. Il cianuro è presente nell’amigdalina quale ione, e non allo stato libero (come l’idrogeno - letale - è legato all’ossigeno nell’acqua, o il cloruro - letale - al sale da cucina), e viene rilasciato solo nelle cellule tumorali grazie all’enzima beta-glucosidasi che è presente solo nelle cellule cancerogene. Se i semi vengono presi a scopo preventivo, e non ci sono cellule tumorali, il cianuro non viene neppure rilasciato. Questo ha fatto il nostro Signore per i suoi figli. Lui ha fatto ogni cosa buona.
L’unico effetto secondario durante la terapia (che prevede dosi straordinarie per 21 giorni) è nausea e vomito, che non avrei accusato se avessi potuto assumere il laetrile via endovena, ma i dottori in Italia non sono informati su queste terapie, e quindi non si prestano a collaborare con i propri pazienti. Non temete dunque, i semi dei frutti nitrilosidici non sono velenosi, purchè non ne mangiate una scodella tutta in una volta! Ma del resto, mille altre sostanze prese a scodelle sarebbero dannose per la salute, e spesso anche letali.
Volete delle regole semplici da seguire in base alla mia esperienza? Non più di 1 semino ogni 4,5 chili di peso corporeo al giorno; non più di 30 semini al giorno; non più di 5 semini alla volta ogni due ore; sempre insieme a un frutto nitrilosidico (albicocca, prugna, pesca, mela, pera, ecc.); sempre a stomaco pieno; masticare bene; bere tanta acqua. Tutto qui. Mi auguro che presto anche i nostri medici di base possano approfondire la loro conoscenza di questi rimedi naturali, che Dio ci ha provveduto per risolvere in modo semplice problemi che agli occhi miopi dell’uomo sono diventati irrisolvibili".