VERRUCHE: UN VIRUS DA CUI CI SI PUO' DIFENDERE.

06-05-2019

La risposta all’enigma della causa delle verruche va cercata in una loro origine virale. Le verruche infatti scompaiono quando si stimola il meccanismo immunitario dell’organismo e il paziente produce quegli anticorpi che impediscono la propagazione virale o addirittura distruggono direttamente i virus stessi. Gli elementi nutritivi presenti nella normale alimentazione possono avere un’influenza profonda sulla causa delle verruche, specialmente di quelle (come le verruche plantari) che non sono causate da microrganismi contagiosi. In un articolo su Modern Medicine, il dottor Hyman scrive che certi amminoacidi contenenti zolfo, come quelli che si trovano nelle compresse di fegato essiccato, possono intervenire in un’interazione ancora non molto chiara con l’ipotalamo, che stimola gli anticorpi responsabili del processo immunitario. Osserva infatti che le verruche sono state trattate con successo in un certo numero di pazienti ospedalizzati sottoposti a un regime quotidiano di tre compresse di fegato essiccato. Il fegato essiccato è una buona fonte non solo di questi amminoacidi essenziali per il sistema immunitario, ma anche dell’intero complesso B. Le comuni verruche sono per lo più fastidiose, antiestetiche e chiaramente dolorose quando compaiono in parti del corpo sottoposte a sfregamento continuo degli abiti o altri contatti. Di solito vengono eliminate mediante estirpazione chirurgica o applicazione di sostanze caustiche; tuttavia, in alcuni casi la vitamina A si è dimostrata una terapia efficace e non dolorosa.
La teoria del dottor Hyman, secondo cui le verruche scomparirebbero quando si stimola il meccanismo immunitario dell’organismo, mette in evidenza fra l’altro il ruolo fondamentale che la vitamina A svolge nelle difese immunitarie. Il dottor Kuhn, in un articolo sul Southern Medical Journal, descrive i risultati ottenuti su 90 pazienti con vari tipi di verruche, trattati con palmitato di vitamina A idrosolubile in dosi quotidiane di 25.000 unità in media, per periodi da una settimana a sei mesi: in 79 casi si sono avuti miglioramenti dal 50% al 100% e non c’è stato nessun insuccesso totale. Alcuni autori ritengono che le verruche si formino laddove esiste una carenza della vitamina A nella pelle e che introducendo la vitamina si ottenga l’effetto di riportare la pelle in condizioni di normalità. Il dottor Marvin Sandler, podologo di Allentown (Pennsylvania) riferisce di aver utilizzato un’iniezione di vitamina A in pazienti con verruche plantari, con ottimi risultati. Anche un altro podologo di Allentown, il dottor Philip LeShay, prescrive sistematicamente vitamina A, abbinata ad altre cure, nel trattamento delle verruche dei piedi. 
In un articolo comparso sulla rivista Clinical Medicine, due ricercatori riferiscono i risultati ottenuti da 119 medici nel trattamento di un totale di 228 casi di verruche plantari con una soluzione acquosa di palmitato di vitamina A: in 208 casi si era avuto un miglioramento notevole, o la guarigione completa e in un solo di questi casi le verruche erano ricomparse. In base a una sperimentazione controllata su 25 pazienti presso il Jewish Hospital di Brooklyn, il dottor Joel Freeman e i suoi collaboratori concludono che l’incidenza di miglioramenti e guarigioni permanenti nella terapia delle verruche con palmitato di vitamina A è così alta che non si giustifica il ricorso ad estirpazioni e applicazioni ripetute di cheratolitici, a meno che il trattamento vitaminico non si sia rivelato inefficace.

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