10-05-2019
Per quanto folle possa sembrare, questo semplice rimedio a casa può davvero sbiancare i denti (e aiutare con i disturbi gengivali), inoltre è anche molto efficace contro le intossicazioni alimentari e altri tipi di tossine interne. Il carbone attivo è una sostanza che molti ospedali hanno a portata di mano e usano quando i pazienti presentano tossine ingerite o quando si rendono necessarie le lavande gastriche. È disponibile come polvere da sciogliere e in forma di capsule. Il carbone attivo è una sostanza altamente assorbente. Elimina le tossine facendole aderire alla superficie del carbone. Non viene assorbita dal corpo, ma passa attraverso il sistema gastrointestinale, così gli elementi chimici e le tossine si attaccano, passano anche esse attraverso il corpo e vengono espulse dal sistema digestivo.
Il carbone attivo è estremamente efficace per attirare le tossine di prodotti chimici, farmaci ingeriti e altre tossine del corpo, soprattutto se viene assunto entro 30 minuti dall’ingestione. Per questo motivo, è un grande primo trattamento per ogni tipo di avvelenamento, ma non dovrebbe essere preso assieme a farmaci (anche vitamine) che hanno bisogno di essere assorbiti. C’è anche qualche evidenza che il carbone attivo sia utile prima e dopo il consumo di alcol, per diminuire la quantità che viene assorbita dal corpo.
Per un’intossicazione alimentare, mescolate 1-2 cucchiai di carbone attivo con acqua e fate bere in fretta: l’intossicazione dovrebbe andare via entro un paio d’ore. Il carbone attivo non deve essere preso regolarmente, in quanto può causare stitichezza e blocca l’assorbimento di minerali, se non è necessario. Inoltre, non può essere miscelato con latticini o molti alimenti, in quanto abbassano la sua efficacia. Questa dose può essere ripetuta fino a 3 volte al giorno fino a quando i sintomi di intossicazione alimentare o di altro veleno se ne sono andati.
Nota importante: assicuratevi di bere molta acqua in quanto può causare disidratazione, se assunto in grandi dosi!
Il carbone attivo è efficace esternamente come impacco per punture di insetti e anche di ragni: si alternano impacchi di carbone attivo e bicarbonato di sodio. Aiutano a guarire il morso e non lasciano segni. Il carbone attivo è anche il materiale utilizzato nelle maschere antigas e nei filtri dell’acqua per eliminare le tossine. Ma che cosa ha a che fare con i denti?
Riassumendo: il carbone attivo è un efficace rimedio contro il veleno, ma perché dovremmo usarlo per lavarci i denti? Un dentista olistico sostiene che sia efficace per lo sbiancamento, in quanto - anche se temporaneamente lascia la bocca macchiata di nero - ha lo stesso effetto di quando viene ingerito: attira le tossine dalla bocca e rimuove le macchie. Con grande sorpresa, noterete che tutto il nero si lava via e rende i denti estremamente puliti e lisci. Dopo alcune volte, i denti risultano notevolmente più bianchi. Ulteriori ricerche sembrano dimostrare che il carbone attivo può effettivamente essere utile per cambiare il pH e la salute della bocca e, come tale, è efficace nel prevenire la carie e uccidere i batteri cattivi presenti nella carie e nelle gengiviti. Per questo motivo, utilizzatelo nella vostra routine remineralizzante per i denti, insieme al vostro dentifricio.
Come usare il carbone attivo per la salute orale? Immergere un panno pulito, o uno spazzolino da denti bagnato, nella polvere di carbone (o cospargere una capsula di carbone sullo spazzolino). Mettere velocemente il tutto in bocca con l’accorgimento di proteggere il lavandino perché potrebbe macchiarsi. Eseguire dei piccoli circoli senza strofinare pesantemente per circa 2 minuti, sputare e risciacquare con cura (davvero bene!). La bocca darà l’impressione immediata di essere incredibilmente pulita…il lavandino, non così tanto!
Dove si compra il carbone attivo? I negozi di prodotti naturali vendono il carbone attivo in polvere libera o sotto forma di capsule. Potete tenerne a portata di mano in caso di necessità per l’avvelenamento mettendo la versione in polvere in un vasetto di vetro. Assicuratevi che il carbone sia derivato da fonti di legno o di noce di cocco e non a base di petrolio.