13-05-2019
La serotonina è il più importante neurotrasmettitore (canale di comunicazione del cervello) che regola il desiderio di cibo, il senso di sazietà (l’appetito), l’umore, il sonno, il dolore, l’aggressività, l’ansia e molto altro. Il desiderio smodato di cibo è dovuto a bassi livelli di serotonina. Quando questa sostanza non è presente a livelli adeguati, nel nostro inconscio nasce il desiderio di cibi che entrino velocemente in circolo nel sangue sotto forma di zuccheri, come per esempio i carboidrati ad alto indice glicemico (IG). Questi particolari carboidrati sono contenuti nel pane bianco, nella pasta, nei dolci, nelle patatine, nei crackers, nelle caramelle, nei cereali, nelle bibite dolci, nei succhi di frutta ecc. Questi cibi innalzano i livelli di insulina. L’insulina, in qualche modo, fa sì che il triptofano entri nel cervello. Il triptofano poi si trasforma in serotonina. E la serotonina ci fa sentire bene! Per questa ragione certi cibi vengono definiti “cibi di conforto”. Ed ecco la ragione per cui le persone tendono a mangiare seguendo le emozioni. Questo cambiamento di condizione che avviene nel cervello, benché sottile, ci fa sentire bene. Per dirla con parole semplici, le persone mangiano questi particolari cibi per sentirsi meglio. Sono infatti alimenti di auto-cura. Come vedete, dunque, le scelte alimentari rispondono a ragioni emotive e a sistemi premianti. Sfortunatamente questa è proprio la ragione per cui l’incidenza dell’obesità è così alta. I cibi a basso tenore di grassi o addirittura senza grassi sono pieni di zuccheri e provocano la medesima risposta. Inoltre, i cibi come il pane, la pasta e i cereali sono solitamente senza grassi e in genere considerati carboidrati complessi, ma subiscono un processo di raffinazione in modo da avere un gusto estremamente piacevole. È questo processo di raffinazione che li rende carboidrati ad alto IG. Perché? Perché i cibi sottoposti a raffinazione e processi di lavorazione industriale richiedono tempi di digestione brevissimi. Quindi, il minuto dopo che li avete mangiati, sono già entrati in circolo nel sangue sotto forma di zuccheri. Questo provoca il rapido aumento dei vostri livelli di insulina. Sarebbe meglio che mangiaste invece cibi contenenti grassi salutari. Inoltre, questi cibi senza grassi o con pochi grassi contengono pochissime fibre e una quantità irrisoria di proteine. Quando la serotonina si abbassa nuovamente, si ripresenta il desiderio di cibo. Mangiare questi carboidrati ad alto IG e/o quantità eccessive di carboidrati in genere provoca un rapido rilascio di insulina. Una delle funzioni dell’insulina è quella di regolare accuratamente la quantità di zucchero che il sangue porta al cervello e l’aumento dei livelli di insulina fa aumentare anche i livelli di serotonina. Ed è proprio la serotonina che ci fa sentire così dannatamente bene. Ma la sensazione di benessere che deriva da questi cibi è solo temporanea, dura poco più di un’ora. Per provarla nuovamente, il nostro cervello ci forza, a un livello subcosciente, a mangiare ancora i cibi che innescano la reazione. E ancora una volta, l’insulina aumenterà e porterà a produrre serotonina. Questo ciclo si ripete all’infinito. Giorno dopo giorno. Mese dopo mese. E, mentre gli effetti della serotonina sono di breve durata, le calorie in eccesso restano e non se ne vanno. Il risultato è una nazione dove il 65% della popolazione è obesa e depressa, oltre al fatto che il 98% delle diete continuerà inevitabilmente a fallire fino a che non saremo capaci di mantenere livelli adeguati di serotonina. La serotonina controlla il desiderio di cibo, ma anche le calorie totali che vengono introdotte giocano un ruolo essenziale nella perdita di peso e nel mantenimento. Il concetto base della perdita di peso è: se mangi più cibo di quanto il tuo corpo ne richieda, esso verrà immagazzinato sotto forma di grasso. Questo è vero soprattutto se c’è un eccesso di carboidrati, perché i carboidrati possono essere utilizzati solo come carburante per il corpo e per la mente. Quindi, se non vengono utilizzati, tendono ad essere immagazzinati come grasso. Invece, proteine e grassi possono essere utilizzati dal corpo per la ricostruzione e il ripristino delle cellule, degli ormoni, degli enzimi, dei muscoli, dei neurotrasmettitori ecc. Anche in questo caso, la serotonina controlla le due ragioni chiave del fallimento della dieta: il desiderio di carboidrati e l’appetito.
Livelli adeguati di serotonina sono cruciali anche per alleviare la depressione, l’ansia, gli attacchi di panico, lo stress, il mal di testa, l’emicrania, il dolore, la PMS, l’ADD ecc. Una volta raggiunti e mantenuti livelli adeguati di serotonina, non solo comincerete a perdere peso, ma sarete anche di ottimo umore. Vi sentirete meno stressati. Migliorerà moltissimo la qualità del sonno. Vi arrabbierete molto meno, sarete più calmi e più concentrati. L’indolenzimento e il dolore si ridurranno. Vi sentirete più energici senza bisogno di utilizzare dannosi stimolanti. La vostra stessa vita vi sembrerà più ricca e intensa. La maggior parte di noi non sa perché desidera dolci al cioccolato, maccheroni al formaggio, patate fritte oppure caffeina e alcol. Diamo semplicemente per scontato il fatto di essere deboli, dipendenti o senza forza di volontà. Non è vero! Il desiderio di questi cibi è l’effetto collaterale di bassi livelli di serotonina. Ma aumentare la serotonina in questo modo, richiede anche un’impennata dell’insulina. E l’insulina è l’ormone che porta il corpo ad immagazzinare il grasso. Il componente più importante è un amminoacido chiamato triptofano. Il triptofano si trova naturalmente nelle proteine alimentari ed è essenziale per la produzione di serotonina. Quando osservate una dieta con pochi grassi o priva di grassi, spesso eliminate cibi come la tanto temuta carne rossa, le uova, le noci, gli avocado, il pollame e il formaggio (che sono fonti salutari di proteine). Facendo questo, private il vostro corpo della materia prima necessaria per produrre quantità adeguate di triptofano. Senza sufficiente triptofano, il vostro corpo non può produrre naturalmente abbastanza serotonina. Compaiono numerosi effetti collaterali quando c’è una carenza di serotonina. Comunque, quello che contribuisce al fallimento della dieta è certamente il desiderio di carboidrati e la fame compulsiva, soprattutto per quel tipo di carboidrati che immettono velocemente zuccheri nel sangue. E, come avete appena appreso, questi carboidrati cono conosciuti come IG. Anche la depressione è un effetto collaterale molto comune. La depressione è molto spesso dovuta alla carenza di serotonina, soprattutto quando essa è costantemente bassa. (Anche la carenza di magnesio può causare depressione). Per quanto riguarda gli altri effetti collaterali, sono in molti a rimanere attoniti quando, una volta avute le informazioni, realizzano che ci sono moltissime situazioni direttamente correlate alla bassa serotonina. (Situazioni che la FDA e le aziende farmaceutiche chiamerebbero malattie).
La gente deve sapere che la serotonina è il “Neurotrasmettitore principale” e che, come tale, quando non è bilanciato, il corpo e la mente soffrono in più di un modo. Oltre al desiderio di carboidrati, alla fame compulsiva, all’insonnia e alla depressione, gli altri effetti collaterali includono l’obesità, la facilità ad arrabbiarsi, le collere improvvise, gli sbalzi d’umore, l’ADD/ADHD, l’estrema agitazione, l’ansia, gli attacchi di panico, la PMS, l’alcolismo, il mal di testa, l’emicrania, i comportamenti ripetitivi, il dolore cronico, la mancanza di energie, la mancanza di creatività, la diminuzione del desiderio sessuale (sì, proprio la diminuzione del desiderio sessuale!), la sindrome da intestino irritabile, la perdita di memoria, le dipendenze, la schizofrenia e le tendenze suicide. Recenti studi suggeriscono che la serotonina giochi anche un ruolo nella regolazione endocrina, nella contrazione dei muscoli, nelle funzioni cardiovascolari, nell’infarto, nell’ipertensione e nelle nostre capacità di apprendimento. Quindi, come possono raggiungere e mantenere livelli adeguati di serotonina in maniera naturale? Per cominciare, dovete fare in modo di nutrirvi in maniera bilanciata, fare esercizio regolarmente e dormire bene. Queste cose aiutano a garantire livelli adeguati di serotonina. Anche un’alimentazione che contenga molti cibi ricchi di triptofano, come pesce fresco, carne, uova, formaggio fresco, tacchino e noci, può aiutare a rafforzare la serotonina. Sfortunatamente, è estremamente difficile mangiare a sufficienza di questi cibi per soddisfare il nostro bisogno di triptofano. Dovete anche eliminare lo stress, gli stimolanti, le droghe, i carboidrati ad alto IG e il consumo eccessivo di carboidrati in generale, lo zucchero, i dolcificanti artificiali, i farmaci, la nicotina, la caffeina, l’alcol e ogni altro fattore che rilascia insulina. Aggiungete a queste cose il fatto che molta gente fa una vita sedentaria ed è dunque facile comprendere perché è pressoché impossibile mantenere livelli adeguati di serotonina. Osservando lo stile di vita della maggior parte degli italiani, possiamo dire che siamo una nazione che soffre di quella che viene definita “sindrome da carenza di serotonina”.