6 NUTRIENTI PER FAVORIRE LA RIGENERAZIONE EPATICA.

15-05-2019

CARDO MARIANO

Noto soprattutto per i suoi effetti antiepatotossici, il cardo mariano è ancora più indicato per stimolare la rigenerazione del fegato. Il complesso di flavonoidi in esso contenuto, detto silimarina, stimola la sintesi proteica a livello epatico determinando un aumento della produzione di nuove cellule che vanno a sostituire quelle vecchie e danneggiate.

COMPOSTI SOLFORATI

La somministrazione di L-cisteina, solfato inorganico o taurina contribuisce ad aumentare la solfatazione epatica. Dal momento che per alcune tossine il sistema della solfatazione supplisce alle carenze di quello del glutatione, se una persona è esposta a dosi tali di xenobiotici da consumare tutto il glutatione, è possibile che si esauriscano anche le riserve di solfato. Aglio e cipolle sono buone fonti alimentari di composti dello zolfo.

GLICINA

La glicina viene usata da tempo in molte patologie da tossicità. Già negli anni Sessanta Roger Williams, pioniere della ricerca nutrizionale, la consigliava agli alcolisti e a coloro che erano a contatto con alti livelli di tossine chimiche. Tramite vari meccanismi la glicina favorisce la detossicazione di fase II. Interviene in maniera diretta nella coniugazione delle sostanze xenobiotiche e nella sintesi del glutatione e anche indirettamente, favorendo la produzione di acido glucuronico, che serve per la glucuronazione.

VERDURE DELLA FAMIGLIA DELLE CROCIFERE

Le verdure della famiglia delle Crocifere (cavoli, cavolfiori, broccoli e soprattutto cavolini di Bruxelles) contengono varie sostanze che migliorano molto la funzionalità epatica. I flavonoidi e i carbinoli contenuti in questi alimenti incrementano l’attività del sistema di detossicazione di fase II basato sulla glutatione-S-transferasi e sono particolarmente utili per la prevenzione dei tumori.

VITAMINA C

La vitamina C partecipa ai processi di detossicazione sia di fase I sia di fase II. In caso di esposizione a xenobiotici, l’attività degli enzimi specifici che neutralizzano queste sostanze aumenta. Poiché il corpo umano non è in grado di produrla da solo, il contatto con le tossine aumenta il fabbisogno di vitamina C. Il fumo, sia attivo sia passivo, impoverisce le riserve di vitamina C.

GLUTATIONE

Il glutatione, utilizzato dal fegato durante la coniugazione di fase II, è disponibile nella dieta e viene sintetizzato a partire dagli aminoacidi glicina, cisteina e acido glutammico. Il glutatione intercetta le sostanze tossiche e insieme con esse forma coniugati idrosolubili che vengono poi eliminati senza danni. Il glutatione entra anche nella composizione della glutatione-S-transferasi, un enzima epatico importante per la neutralizzazione dell’alcol. Il cardo mariano, oltre a prevenire la carenza di glutatione provocata dall’alcol e da altre tossine epatiche, aumenta il livello di glutatione nel fegato di oltre il 35% rispetto ai soggetti non trattati. Ciò è molto utile in caso di forte esposizione a sostanze tossiche.

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