COSA C'E' NELL'ANTIDOLORIFICO NUROFEN?

20-05-2019

I suoi segreti? Foglie di palma, agenti schiumogeni e un pigmento foto-assorbente. Ecco cosa c’è dentro…

- Ibuprofene: principio attivo del Nurofen è stato scoperto negli anni ‘60 dalla catena di farmacie inglesi Boots the Chemist. È un antinfiammatorio che agisce sulla classe di ormoni delle prostaglandine.

- Citrato di sodio: sale di sodio dell’acido citrico, può essere usato come emulsionante dell’olio nella produzione di formaggi: permette al latticino di sciogliersi senza diventare troppo unto.

- Silice colloidale anidra: usata nel processo di compressione delle polveri durante la produzione delle compresse, è una sostanza antiagglutinante che agisce rivestendo la superficie delle sostanze in polvere e riducendo quindi le interazioni tra le particelle. Era utilizzato durante la seconda guerra mondiale nella produzione del vino al posto del tannino.

- Acido stearico: l’acido stearico è un acido grasso saturo, una molecola a 18 atomi di carbonio (è chiamato anche acido ottadecanoico). Si trova nel sapone, nei pastelli a olio e nelle caramelle dure, dove viene usato come agente indurente. In questo caso la sua funzione principale è quella di agire come lubrificante, per impedire l’agglutinamento degli ingredienti e non far attaccare le compresse alla confezione.

- Biossido di titanio: usato come pigmento, si può trovare nelle vernici e in alimenti come formaggio, glasse e guarnizioni. Assorbe la luce e agisce anche come schermo solare.

- Sodio lauril solfato: un tensioattivo anionico, emulsionante e agente schiumogeno presente in molti prodotti per l’igiene tra cui sapone, shampoo, bagnoschiuma e dentifrici.

- Polvere di cera di carnauba: una polvere ricavata dalle foglie di una palma brasiliana che serve per rivestire le compresse, dar loro una forma precisa e renderle più durevoli.

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