07-06-2019
Ogni cellula dell'organismo richiede energia metabolica per funzionare e la produzione di energia avviene principalmente in speciali organi all'interno della cellula, detti mitocondri. Nei mitocondri gli enzimi del ciclo di Krebs metabolizzano i carboidrati e gli acidi grassi per produrre ATP, una sostanza indispensabile per il funzionamento degli enzimi. Un motivo per cui chi svolge regolarmente attività fisica ha più energia è che con l'esercizio fisico aumenta il numero dei mitocondri. Oltre ai muscoli, la ginnastica fa crescere anche i mitocondri. Questo significa più energia non soltanto per allenarsi, ma anche per altre attività importanti della nostra vita. È documentato che il numero e l'efficienza dei mitocondri in termini di produzione energetica sono forse l'unità di misura più accurata dell'età biologica. L'invecchiamento può essere così considerato il risultato cumulativo dei danni ai mitocondri. Quando i danni raggiungono il 70% dei mitocondri, la rigenerazione diventa impossibile e le cellule cominciano a funzionare male.
La maggior parte dei danni ai mitocondri sono di natura ossidativa, provocati dai radicali liberi, dal protossido di azoto e da altre tossine, alcune delle quali provengono dai batteri intestinali dannosi. Se alcuni radicali liberi vengono dalle tossine ambientali, la maggioranza deriva dalla produzione di energia nei mitocondri a partire da ossigeno e sostanze organiche. Il glutatione è il principale agente antiossidante che protegge i mitocondri e proviene da due fonti: l'alimentazione e la sintesi. Il glutatione di origine alimentare si trova nella frutta e nella verdura fresche, nella carne e nel pesce cotti, non sembra risentire della digestione e viene assorbito bene a livello intestinale. Purtroppo però non attraversa altrettanto bene la membrana mitocondriale. Per fortuna i mitocondri sintetizzano il glutatione internamente, ma in misura minore se si hanno malattie epatiche, come la cirrosi. Alcuni nutrienti, come la N-acetilcisteina (NAC), la glicina e la metionina, favoriscono la sintesi del glutatione e attraversano la membrana mitocondriale. L'integrazione di N-acetilcisteina, precursore del glutatione, fa salire i valori intracellulari di glutatione. Questo è uno dei motivi per cui viene prescritta in dosi elevate, sia per bocca sia per via endovenosa, per diminuire la tossicità dei farmaci usati nella chemioterapia antitumorale.