11-06-2019
Teodoro si manteneva agli studi lavorando come imbianchino durante le vacanze. Alla fine dell'estate stava sempre male, anche se nessuno dei medici cui si era rivolto era mai riuscito a diagnosticargli una malattia specifica. Si sentiva cronicamente stanco, confuso, e perdeva l'appetito. Finalmente, su un consiglio di un amico, un anno venne da me. Mi bastò farmi raccontare la sua storia e visitarlo per rendermi conto che probabilmente soffriva di una combinazione di avvelenamento da metalli pesanti, contenuti nelle vernici che staccava dai muri vecchi, e da solventi che inalava nell'applicare la vernice fresca. Gli feci il test kinesiologico ed iridologico e gli consigliai di fare il test del mineralogramma. Come sospettavo, il laboratorio riscontrò la presenza di alte concentrazioni di piombo e mercurio. Dal momento che un innalzamento del livello di piombo nei capelli può essere dovuto alla contaminazione diretta da parte delle polveri presenti nell'aria e non necessariamente alla presenza del metallo nel sangue, ripetemmo il test su un campione di peli pubici, che sono protetti dagli indumenti. Anche questa volta la concentrazione risultò più elevata del normale.
Gli prescrissi una terapia naturopatica per eliminare i metalli pesanti dall'organismo, e gli consigliai di mangiare molti più legumi (apparteneva al gruppo sanguigno A), alimenti ricchi di vitamina C, pectina e prodotti a base di alghe, tutti alimenti che contengono sostanze capaci di legarsi ai metalli pesanti e di favorirne l'eliminazione. Per il fegato, gli prescrissi un infuso di tarassaco, vitamina C e vitamine del gruppo B, oltre a un rimedio fitoterapico, il cardo mariano. Dopo qualche mese, i sintomi si erano attenuati e dall'analisi del capello non risultava più la presenza di metalli pesanti. Teodoro continuò a fare l'imbianchino durante le vacanze e alla fine dell'estate successiva, grazie al mio programma di disintossicazione, aveva una concentrazione di metalli pesanti più alta del normale, ma non quanto in passato, e si sentiva meno male. Teodoro rimase così colpito da questo risultato e dalla migliore conoscenza del proprio corpo cui era giunto che, finiti gli studi, si iscrisse nuovamente a un corso di scienze naturopatiche, diplomandosi con ottimi risultati.