12-06-2019
Quando ci si cura con la medicina naturale, spesso si assiste a un miglioramento progressivo della salute, piuttosto che a "guarigioni" miracolose come quelle pubblicizzate dalla medicina convenzionale. Tuttavia capita anche che semplici consigli alimentari abbiano effetti immediati e veramente straordinari. Agli inizi della mia carriera naturopatica mi capitò un caso particolare da mettere a dura prova chiunque. Si trattava di un bambino con una grave malattia cronica che reagì così bene al trattamento, che la madre non credette ai suoi occhi (e neanche il medico che l'aveva avuto in cura presso un ospedale siciliano).
Maria era venuta nel mio studio dietro consiglio di un'amica, che gli aveva parlato bene della medicina naturale e del sottoscritto, al quale, però, fece passare un paio di mesi prima di convincersi (Maria era scettica nei confronti della naturopatia). Quando venne da me, mi raccontò che a suo figlio gli avevano diagnosticato la porpora di Schonlein-Henoch, una rara malattia infiammatoria molto grave, totalmente incontrollabile. All'inizio non nascosi la mia ignoranza, non avendo mai sentito parlare di questa patologia. Chiesi a Maria di rivederci la settimana dopo, giusto il tempo per fare alcune ricerche su internet e su alcuni testi universitari. La settimana dopo venne direttamente con suo figlio (Michele di 10 anni) raccontandomi nello specifico tutti i sintomi di cui soffriva. Praticamente dolori addominali, irritazioni cutanee, artrite e alterazioni renali erano all'ordine del giorno. A questo punto sottoposi Michele al test kinesiologico (a lui sembrava un gioco e si divertiva) e mi accorsi che aveva il sistema immunitario gravemente compromesso (motivo per cui prendeva spesso un'infezione dopo l'altra). Maria mi disse che, nei due anni precedenti, Michele era stato visitato o ricoverato per i più svariati problemi di salute in media una volta alla settimana.
Durante le mie ricerche su internet e nei vari testi universitari, non trovai molte informazioni in merito (in quel periodo internet non era abbastanza evoluto come oggi e i testi universitari accennavano a malapena questa patologia) e a quel punto decisi di trattarlo sulla base dei risultati che vennero fuori dal test kinesiologico. Oltre a cambiargli alimentazione immediatamente (era gruppo sanguigno 0) gli consigliai di assumere un integratore di vitamina C e un bioflavonoide, la quercetina. Due settimane dopo l'inizio della somministrazione degli integratori, i sintomi del bambino cominciavano a migliorare e nel giro di qualche settimana scomparvero completamente! Una malattia considerata "incurabile" era guarita grazie a semplici nutrienti antinfiammatori. Da quel momento lì, capii che in determinati casi, la vitamina C e i bioflavonoidi possono esercitare un'azione antinfiammatoria estremamente potente.