13-06-2019
Basta mangiare 150 grammi al giorno di mirtilli per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari fino al 15%. Il merito sarebbe del loro colore blu, dato dalle antocianine, un tipo di fitochimico con preziose proprietà antiossidanti che ha un ruolo fondamentale nel controllo della sindrome metabolica. A sostenerlo è uno studio dell’University of East Anglia, in collaborazione con colleghi di Harvard, in cui si è analizzata la capacità dei mirtilli di avere un effetto positivo proprio sulla sindrome metabolica, quella condizione che colpisce un terzo degli adulti occidentalizzati e che comprende almeno tre dei seguenti fattori di rischio: ipertensione, glicemia elevata, eccesso di grasso corporeo intorno la vita, bassi livelli di “colesterolo buono” e alti livelli di trigliceridi. Ebbene, secondo gli studiosi, i mirtilli e le altre bacche dovrebbero essere inclusi nelle diete per ridurre il rischio di malattie cardiovascolari in particolare tra i gruppi a rischio. Quindi, non solo ottimi per regolare la pressione in menopausa, contro le infezioni, per superare le esperienze traumatiche e come antipertensivi naturali, i mirtilli ci salvano anche il cuore.
Il team ha analizzato per 6 mesi gli effetti dell’introduzione di una piccola quantità di mirtilli nella dieta giornaliera di 138 persone in sovrappeso e obese, di età compresa tra 50 e 75 anni, con sindrome metabolica. Hanno poi chiesto loro di mangiare ogni giorno o 150 grammi o 75 grammi di mirtilli liofilizzati, mentre a un terzo gruppo è stata somministrata una dose placebo di soli coloranti artificiali e sapori. Secondo i dati raccolti, mangiare 150 grammi di mirtilli al giorno riduce il rischio di malattie cardiovascolari del 12-15%. Benefici che non sono stati riscontrati per quanto riguardava la dose da 75 grammi e quella placebo. “Abbiamo scoperto che mangiare una tazza di mirtilli al giorno portava miglioramenti sostenuti nella funzionalità vascolare e nella rigidità arteriosa, avendo un ruolo importante anche nella riduzione del rischio cardiovascolare tra il 12 e il 15%”, spiegano i ricercatori. Un risultato che, tutto sommato, trova riscontro in studi precedenti che hanno indicato che le persone che mangiano regolarmente i mirtilli hanno un rischio ridotto di sviluppare condizioni che includono il diabete di tipo 2 e le malattie cardiovascolari. Ciò potrebbe essere dovuto al fatto che i mirtilli sono ricchi di composti naturali chiamati antocianine, che sono i flavonoidi responsabili del colore rosso e blu dei frutti.
https://academic.oup.com/ajcn/article/109/6/1535/5499342?searchresult=1
https://www.uea.ac.uk/about/-/eating-blueberries-every-day-improves-heart-health