17-06-2019
La psoriasi è la dermatosi più comune dopo l’eczema e costituisce il 5-10% di tutte le malattie cutanee. La terapia, essenzialmente sintomatica e prolungata anche nei periodi di benessere, cerca di combattere i vari fattori patogeni e consente la remissione (anche spontanea), ma non la guarigione. L’impiego dell’elicriso nella cura della psoriasi si deve alle osservazioni del dottor Santini. A questo proposito, dopo un’esperienza più che decennale su alcune centinaia di pazienti trattati con l’elicriso, affermava che i risultati favorevoli erano tali da poter considerare questa terapia della psoriasi una “scoperta”. Il dottor Santini, aveva infatti osservato che gli agricoltori curavano con successo le affezioni bronchiali del bestiame tramite infusi di elicriso. Sicuro dell’atossicità della pianta la impiegò nelle patologie bronchiali dell’uomo: vide così confermate le sue aspettative terapeutiche ed in più constatò un’azione favorevole nei pazienti affetti da dermopatie quali psoriasi e forme eczematose. Nelle prove cliniche iniziali, conformandosi all’uso tradizionale, utilizzò l’infuso preparato con una parte di fiori ed una di sommità verdi. Iniziò così ad utilizzare nello psoriasico l’infuso di fiori e di sommità fiorite di elicriso, successivamente il decotto che trovò più efficace. Per interpretare i risultati e approfondire la conoscenza di questa pianta medicinale il dottor Santini chiese la collaborazione di ricercatori altamente qualificati i quali formularono l’ipotesi di un’attività epatica disintossicante ed un’azione corticosurrenalica.
Il meccanismo d’azione dei preparati di elicriso non è stato ancora chiarito: in base agli studi condotti agirebbe secondo un meccanismo antireazionale ACTH e corticonosimile capace di modificare quadri clinici diversi, aventi però in comune un analogo substrato patogenetico. I composti sterolici e triterpenici presenti nella pianta possono considerarsi come preormoni, perché trasformabili dall’organismo, specialmente quando esistano stati carenziali, in ormoni steroidei sessuali e corticosurrenalici. Recentemente è stato condotto uno studio clinico che ha confermato l’efficacia terapeutica della pianta nel trattamento della psoriasi: è stato utilizzato estratto fluido di elicriso (3 cucchiaini al giorno per un periodo di tempo variante tra i 60-90 giorni; a livello topico è stato utilizzato oleolito di elicriso e balneoterapia con decotto concentrato della pianta). I pazienti hanno mostrato un miglioramento clinico dopo circa tre settimane di terapia, caratterizzato da netto risanamento delle chiazze eritemato-squamose con diminuzione progressiva della componente paracheratosica, regressione dell’eritema e diminuzione del prurito. Le recidive, subito dopo la sospensione del trattamento, sono state modeste, mentre elevate sono risultate quelle a più di un mese dalla sospensione del trattamento. In ambedue i casi la sintomatologia è apparsa più attenuata e prontamente reversibile con la prosecuzione della terapia.
A conferma delle segnalazioni che si evincono dalla letteratura, i migliori risultati si sono ottenuti nelle forme recenti, mentre nelle forme datate (> 10 anni) i risultati sono stati scarsi o nulli. In modo costante si è assistito ad un netto miglioramento delle funzioni digestive e del tono generale. Non si sono evidenziate modificazioni apprezzabili nei parametri ematochimici. La tolleranza è stata buona senza alcun effetto collaterale. Pur considerando le regressioni spontanee, tipiche in questa patologia, è evidente un’azione favorevole nel decorso della psoriasi da parte dell’elicriso soprattutto nelle forme recenti. Le considerazioni conclusive di questa esperienza clinica sono state le seguenti: “L’interpretazione dei risultati ottenuti, considerando il complesso delle sostanze somministrate o applicate localmente, è un compito arduo o meglio razionalmente impossibile perché non si conosce esattamente la composizione dei preparati usati. È certo, comunque, che alcuni componenti come i flavonoidi, possono esercitare un’azione locale e generale tale da giustificare il decorso favorevole della malattia. Fatto importante è che tale droga appare utile in questa patologia e che non esercita alcun effetto dannoso locale o generale, per cui con tranquillità potranno eseguirsi ulteriori esperienze, magari con dosaggi maggiori, in doppio cieco in modo da raggiungere la sicurezza della validità terapeutica dell’elicriso nel trattamento della psoriasi“.