22-06-2019
Dopo la patata, il pomodoro è la pianta della famiglia delle Solanacee più diffusa e coltivata in tutto il mondo. Furono gli esploratori spagnoli a introdurla per primi dal Perù e dal Messico in Europa, nel XVI secolo, ma dovettero ancora trascorrere circa duecento anni prima che diventasse popolare in Francia, in Germania e nel Nord Europa. La sua vaga somiglianza con i frutti neri della belladonna, pianta tossica che appartiene alla stessa famiglia botanica, contribuì a creare confusione intorno a questo vegetale; di fatto, il pomodoro è entrato definitivamente nella cucina tedesca e nordamericana soltanto nel XX secolo inoltrato.
Nei paesi dell’Europa meridionale, il pomodoro è invece penetrato più facilmente. Fin dal XVI secolo, si è guadagnato un ruolo di primo piano nella cucina italiana e spagnola, tanto che oggi è uno degli alimenti insostituibili della dieta mediterranea. La ricerca scientifica negli ultimi anni ha riscoperto questo semplice alimento, mettendo in evidenza qualità ben più importanti di quelle puramente gastronomiche. Il pomodoro possiede un notevole potere curativo contro molti disturbi, ma si è rivelato anche in grado di prevenire alcuni tipi di cancro, specialmente quello della prostata. Oggi il pomodoro è un vero proprio alimento-medicina, diffuso in tutto il mondo.
Il pomodoro fresco è ricchissimo di acqua (quasi il 94% del suo peso); contiene piccole percentuali di carboidrati, proteine e grassi. Il valore nutritivo e dietoterapico del pomodoro è costituito dalla sua ricchezza di vitamine e minerali, oltre che dalle sostanze non nutritive. La vitamina più abbondante è la C (19 mg/100 g), presente in quantità inferiore a quella dell’arancia (53 mg/100 g), ma sufficiente a fare del pomodoro un ottimo alimento contro lo scorbuto. Le vitamine B1, B2, B6, la niacina e i folati sono tutte presenti in quantità significative. Contiene anche provitamina A, ma in quantità molto inferiore a quella della carota o del mango. Tra i minerali contiene una discreta quantità di potassio, seguito da ferro, magnesio e fosforo. Il pomodoro è una buona fonte di ferro (0,45 mg/100 g) perché, a parità di peso, ne contiene circa nove volte di più del latte (0,05 mg/100 g). Le uova (1,44 mg/100 g) contengono invece il triplo del ferro rispetto al pomodoro, ma un pomodoro medio (circa 180 g) è sufficiente per fornire lo stesso contenuto di ferro di un uovo medio (circa 60 g). I componenti non nutritivi sono sostanze presenti negli alimenti che esercitano tuttavia importanti funzioni nell’organismo. I principali componenti del pomodoro sono i seguenti:
- FIBRE VEGETALI: contengono una piccola quantità di fibre di tipo solubile, presenti nella polpa e specialmente nella sostanza mucillaginosa che circonda i semi. Le fibre contribuiscono all’effetto lassativo del frutto e alla sua capacità di ridurre il livello di colesterolo nel sangue.
- ACIDI ORGANICI: gli acidi organici più presenti sono quello malico e quello ossalico, che conferiscono il caratteristico sapore. Man mano che il frutto matura, la concentrazione di acidi diminuisce e aumenta quella di zuccheri. Nonostante il pomodoro abbia un sapore acido, grazie proprio a queste sostanze, si comporta come il limone: produce un effetto contrario, cioè alcalinizza il sangue, i tessuti organici e l’urina. Questo effetto è dovuto alla maggior presenza di sostanze alcaline (i sali minerali), piuttosto che acide.
- LICOPENE: è il pigmento vegetale appartenente al gruppo dei carotenoidi, che conferisce il tipico colore rosso al pomodoro. A differenza del betacarotene, il licopene non si trasforma in vitamina A, cosicchè si è anche creduto che questa sostanza non fosse importante dal punto di vista fisiologico. Oggi, invece, un numero sempre maggiore di ricerche scientifiche dimostra l’importanza di questo pigmento per l’organismo. Presso l’Università Heinrich Heine di Dusseldorf (Germania), uno dei centri in cui più si è studiato il licopene del pomodoro, si è giunti alle seguenti conclusioni:
1. Il licopene è normalmente presente nel sangue umano (0,5 micromole per litro di plasma). Insieme al beta-carotene, è il carotenoide più abbondante nel nostro organismo.
2. Si trova anche all’interno dei testicoli, nella prostata e nelle ghiandole surrenali.
3. Esercita un’intensa azione antiossidante, ostacolando l’azione nociva dei radicali liberi sulle cellule del DNA.
4. Interviene sui meccanismi di controllo della crescita cellulare. E, in assenza di licopene, le cellule crescono più disordinatamente.
Secondo molte ricerche effettuate negli ultimi anni, si è arrivati alla conclusione che il pomodoro è utile per combattere le seguenti patologie:
MALATTIE PROSTATICHE
Vari studi compiuti presso l’Università di Harvard (Stati Uniti) hanno dimostrato che gli uomini che consumano regolarmente pomodoro fresco, salsa o succo di pomodoro, corrono un rischio assai minore di cancro della prostata. Questo risultato è facilmente comprensibile se si tiene conto che il pomodoro è l’alimento più ricco di licopene, un carotenoide che protegge le cellule dall’ossidazione e da una crescita anormale. Consumare pomodoro regolarmente (anche come succo o polpa), è un’efficace prevenzione contro il cancro della prostata, così frequente negli uomini. Considerando le nostre conoscenze sull’azione del licopene sul tessuto prostatico, possiamo dedurre che il consumo regolare di pomodoro favorisce in generale il buon funzionamento della prostata. Oltre a prevenire l’alterazione di natura cancerogena delle cellule prostatiche, il pomodoro può ridurre anche l’eccessivo accrescimento di questa ghiandola (ipertrofia benigna della prostata), molto frequente negli uomini di età superiore ai cinquanta anni.
DISFUNZIONI RENALI E GOTTA
Il pomodoro esercita un’ottima azione alcalinizzante sul sangue ed è capace di neutralizzare e facilitare l’eliminazione dei residui metabolici, in maggioranza di tipo acido. È anche diuretico e favorisce la funzionalità dei reni. Consumato regolarmente, è un ottimo depurativo per il sangue in caso di gotta (eccesso di acido urico), insufficienza renale con aumento di urea nel sangue o intossicazione cronica, provocata da un’alimentazione a base di carne e proteine di origine animale.
ABBASSAMENTO DELLE DIFESE
Il pomodoro è ricco di vitamine, minerali e soprattutto di carotenoidi antiossidanti, perciò stimola in modo naturale le funzioni immunitarie. Aumenta le difese dell’organismo, che sono direttamente responsabili dell’eliminazione degli agenti infettivi.
ARTERIOSCLEROSI
Grazie alla sua azione antiossidante, il pomodoro previene l’ossidazione del colesterolo trasportato dalle lipoproteine a bassa densità (LDL), responsabili del restringimento e dell’indurimento delle arterie. Il pomodoro è utilissimo per prevenire disturbi della circolazione arteriosa (angina pectoris, infarto del miocardio ecc.).
MALATTIE CANCEROGENE
Come si è già detto, il consumo di pomodoro protegge contro il cancro della prostata. Studi compiuti in Italia hanno dimostrato che il consumo regolare di pomodoro previene nella stessa misura dal cancro della bocca, dell’esofago, dello stomaco, del colon e del retto. Secondo i ricercatori, questo tipico alimento della dieta mediterranea protegge in modo efficace contro tutti i tipi di cancro dell’apparato digerente.
CURIOSITA'
- Per molti anni, il pomodoro è stato proibito a chi soffriva di calcoli renali, perché contenente acido ossalico, una sostanza che, insieme al calcio, forma sali non solubili (ossalato di calcio), che precipitano formando calcoli. Si è invece scoperto successivamente che il contenuto di acido ossalico del pomodoro è molto basso (5,3 mg/100 g), simile a quello di molti altri alimenti e inferiore a quello della lattuga (17 mg/100 g), del the (83 mg/100 g) o degli spinaci (779 mg/100 g), perciò chi ha problemi ai reni non deve necessariamente eliminare questo alimento dalla dieta. Inoltre, il pomodoro è un ottimo diuretico e depurativo, che favorisce la funzionalità renale.
- Studi compiuti presso l’Università di Dusseldorf (Germania) hanno dimostrato che il licopene contenuto nel pomodoro bollito o fritto con olio si assorbe molto meno del licopene del pomodoro crudo. La salsa di pomodoro può essere un pò indigesta per chi ha lo stomaco delicato, ma è una fonte migliore di licopene rispetto al pomodoro crudo.
- Qualunque sia il colore del pomodoro, è importante che sia ben maturo, perché altrimenti potrebbe contenere piccole quantità di solanina. Questo alcaloide può provocare dolore e disturbi gastrici.